REI RE DI CAPPADOCIA ad istigazione del re ili Ponto, invade la Cappadocia, e ne trae seco trentamila uomini, a’ quali dà delle terre nel-l’Armenia. Ariobarzane, che in questa invasione s’era salvato a Roma, non fu ristabilito, che allorquando Pompeo s’ebbe terminata la guerra con Mitridate (66). Pompeo stesso per rimeritare il re di Cappadocia dei servigi da lui resi ai Romani durante questa guerra, gli fece dono delle province di Sofena, di Gordiana, e di gran parte della Cilicia. Ma siccome questo principe desiderava passare in riposo il rimanente della avanzata sua età, egli consegna la corona a suo figlio in presenza di Pompeo. 5i. Ariobarzane II, figlio di Ariobarzane I, non fu meno amico dei Romani di quello era stato suo padre. Egli rese a Cicerone dei rilevanti servigi nel tempo che questi si fu proconsole in Cilicia (49). Nella guerra civile tra Cesare e Pompeo egli si dichiarò per quest’ultimo; ma dopo la morte ili Pompeo rientrò in grazia presso Cesare, che aumentò pure i suoi stati d’una parte dell’Armenia (4^). Mentre Cesare facea guerra agli Egiziani, Farnace re di Ponto tolse a quello di Cappadocia il suo regno e i nuovi suoi acquisti (46); ma questo usurpatore essendo stato vinto da Cesare, Ariobarzane fu ristabilito nel suo regno, rd onorato oltre a ciò dai Romani di molti nuovi titoli. Dopo la morte del dittatore romano, il re di Cappadocia rifiutando di congiungersi a Cassio, ed a Bruto, fu da essi dichiarato nemico della repubblica; vennero invasi i suoi stati, e dopo averlo fatto prigioniere si ordinò la sua morte (4?-). Ariobarzane III. era figlio del re precedente. Cicerone avendo ricevuto ordine dalla repubblica di proteggerlo eseguì fedelmente le volontà del senato ; poiché egli salvò ad Ariobarzane la corona e la vita, eli’erano minacciate d’una cospirazione tramata in favore di suo fratello. Il pericolo maggiore procedeva dal lato del gran sacerdote di Comana nella Cappadocia, ove la Dea Bellona avea un tempio, ed un culto affatto simile a quello che le si rendeva a Comana nel Ponto. Il gran sacerdote di questo tempio, ch’era ordinariamente della famiglia reale, godeva gran credito e tale riputazione che superiore a lui non altri egli riconosceva clic il solo re, ed avea al-