DELLA STORIA SANTA 1>er travio nel suo partito. Gionata preferisce quello di A-essandro Baia, c gli resta costantemente affezionato. La disfatta e la morte di Demetrio, accaduta poco dopo, giustificano questa preferenza. i5o. Gionata si reca con numeroso seguito a Tole-maide per assistere alle nozze di Alessandro Baia che ve. 10 aveva invitato. Questo principe al carattere di generalissimo della Giudea, che gli era stato conferito, aggiunge altri titoli di onore. Alcuni Ebrei male intenzionati accusano Gionata presso Alessandro , e non sono menomamente ascoltati. Onia figlio del gran sacerdote, terzo di questo nome, vacata essendo per la morte di Menelao suo zio la suprema sacriticatura, crasi ritirato alla corte di Alessandria ove pel suo valore c pei suoi talenti politici si avea procacciato 11 favore del re Tolommeo Filometore. Volendo assoluta-mente esercitare la carica di suo padre, ottenne dal monarca il permesso di edificare al vero Dio nella provincia di Eliopoli un tempio sul modello di Gerusalemme. I Samaritani si oppongono a questo divisamente pretendendo che il monte Garizim sia il solo ove possa esser permesso di sacrificare al Signore. Ma i capi dell’ opposizione non essendo riusciti ne1 mezzi eh’ essi allegavano, sono condannati a morte, ed il tempio, di cui la gran sacrificatami fu riserbata ad Ouia, ed alla sua posterità, essendo ultimato, vi si fabbricò all1 intorno una città che fu chiamata Onion. Quest’edifizio, come già si è detto, sussistette sino al regno di Vespasiano che lo fece distruggere ( Gioseffo de bello giiid. I. •j. c. io, c Antiq. I. i ?>, c. 6. ). 148. Demetrio Nicatore, figlio di Demetrio Sotere, giunge da Creta in Cilicia colla vista di rivendicar il trono de’suoi padri. Apollonio governatore della Celesiria la quale si era dichiarata in suo favore, vien da lui nominato generale delle sue truppe. Gionata istigato ad abbandonare Alessandro gli si mantiene fedele. Apollonio si avanza contro di lui sino a Jannia. Gionata gli si fa incontro 5 prende a vista del nemico la città di Joppe che gli avea chiuse le porte; dappoi investe l’armata di Apollonio, la mette in fuga, incendia Azoth e il tempio di Dagone, ove si erano ricoverati parecchi fuggiaschi, fa provare la stessa