120 COMPENDIO CRONOLOGICO l’Idumea. Gorgia sulle prime riporta qualche vantaggio sugli Ebrei, ma ò poscia battuto e messo iu fuga per le preghiere tli Giuda. Giuda viene colle sue genti a Odollam per celebrarvi il sabato. Queste ritornate all1 indomani sul campo di battaglia onde seppellire i loro fratelli eh’ erano periti nel combattimento, trovano sotto i loro vestiti cose eh’erano state consecrate da Jannia agl’idoli, e cui la legge proibiva agli Ebrei di prender per sè stessi. Giuda allora considerando la loro morte come una punizione divina, ordina una questua, di cui manda il prodotto a Gerusalemme onde offrire sacrifizi espiatorii pei loro peccati. La cittadella di Gerusalemme era sempre occupata dai nemici, che per tal via intercettavano agli Ebrei l’ingresso nel tempio, e loro nuocevano in mille altre guise. Giuda prende il partito di porvi l’assedio. Tutto il popo- lo si porta davanti questa piazza. Gli assediati deputano al re per eccitarlo a venire in loro soccorso. Antioco accompagnato da Lisia suo primo ministro si mette in marcia con centodiecimila uomini d’infanteria, ventimila cavalli, trentadue elefanti e trecento carri armati di falci. Menelao andava lor dietro sperando di essere ristabilito nelle funzioni della suprema sagrificatura. Ma Lisia avendolo rappresentato al re come la cagione di tutt'i mali, (juesto principe lo condanna a perire col supplizio della cenere, a cui lo si sottopone in Berea, oggigiorno Alep-po. Gli Ebrei non guadagnarono però gran fatto colla morte di quest’ empio. Antioco conferisce la dignità di gran sacerdote a Jacimo od Alcimo della famiglia di A-ronne, invece di darla ad Onia cui spettava, nipote del gran sacerdote Onia, che Andronico ucciso aveva in Antiochia. Offeso di quest’ ingiustizia Onia si ritira in Egitto, ove ottiene dal re Filometore il permesso di fabbricare un tempio somigliante a quello di Gerusalemme, e sene assicura la suprema sagrificatura per lui, ed i suoi discendenti. Chiamossi questo tempio Onione: esso sussistette sino all’anno settantatre di Gesù Cristo, e venne distrutto da Paolino governatore romano dell* Egitto. Antioco frattanto pieno di furore si avanza contra gli Ebrei. Questi dopo aver implorato il soccorso del cielo