64 COMPENDIO CRONOLOGICO Daniele comincio ad essere in grande riputazione. Egli 11011 avea allora che dodici anni circa. 6o3. Nabuccodonosor, l’anno quarto del suo regno, a contarsi, come usavano gli Ebrei, dall’epoca in cui Nabo-polassar suo padre lo avea associato all’ impero, è spaventato da un sogno cui al suo svegliarsi dimentica. Invano consulta egli i sapienti del suo impero per richiamarsene la rimembranza; nessuno vi riesce. Oppresso di disperazione li condanna tutti a morte. Daniele e i tre suoi compagni vedendosi aneli’essi avvolti in questo decreto domandano una dilazione per soddisfare all’ inchiesta del monarca, e la ottengono. Postisi in orazione vanno a ritrovare Nabuccodonosor nel giorno assegnato. » Principe, gli » dice Daniele, ecco quello che voi avete veduto: una » statua di enorme altezza, e di spaventevole aspetto. Avea » d’oro la testa, d’argento il petto e le braccia, erano » di rame il ventre e le coscie, di ferro le gambe, ed i » piedi in parte di ferro ed in parte di argilla. Mentre » voi eravate attento a questa visione, si staccò da una » montagna una pietra da sè medesima senza la mano nò » l’opera di alcun uomo, la quale andando a colpire la ” statua ne’piedi l’ha spezzata e ridotta in polvere, e la » pietra divenne una gran montagna che coperse tutta la « terra. Questo, o re, è il vostro sogno, ed eccone la « spiegazione. Voi siete il re dei re. Il Dio del cielo vi ” diede la forza, l’impero e la gloria. Voi dunque siete » la testa d’oro. Dopo di voi sorgerà un altro regno mi-” noie clic il vostro non è, il quale sarà d’argento, e » poscia un terzo che sarà di rame, e al quale tutta la » terra sarà sommessa. Il quarto sarà di ferro, ed esso ” ridurrà tutto in polvere. Ma come i piedi della statua ” erano in parte di ferro ed in parte d’argilla, e come » voi veduto avete che il ferro era misto colla terra e l’ar- Ì[illa, così essi si mescoleranno del pari col mezzo del-’umana alleanza, e nondimeno non vi resteranno uniti ” a quella guisa che il ferro non può legarsi nè unirsi ” coll argilla. Nel tempo di questi regni il Dio del cielo ” farà sorgere un regno che sussisterà per lunghissimo » tempo ( la Vulgata dice eternamente ), un regno che ” non trapasserà mai in altro popolo, che rovescierà e di-