^54 CRONOLOGIA STORICA Fece costruire delle triremi sul mediterraneo, e sul mar Rosso, di cui al tempo di Erodoto scorgevansi ancora i cantieri ne’quali erano state lavorate. Postosi in marcia per far guerra a Nabopolassar, re di Babilonia, fu nella pianura ili Mageddo a tre leghe di qua del Giordano scontrato da Josia re di Giuda col quale non teneva alcuna controversia. Malgrado le rimostranze de’ suoi uffiziali Josia volle venire a battaglia col re egiziano, e perì in essa con gran numero de’ suoi. Neco dopo tale vittoria si avanzò verso l’Assiria, ove fece rapidamente il conquisto di Garchemis e di altre piazze, dopo di che ritornando nei suoi stati prese Gerusalemme, cui Erodoto chiama Caditi, e trasse Joacha, nuovo re di Giudea, prigioniero in Egitto ^V. i Ile degli Ebrei). Il suo regno fu di sedici anni, a imi l’anno 411 ^ del periodo giuliano (6oi). 6ot. Psammi, figlio di Neco, fu il suo successore. Al tempo di lui, giusta Erodoto, que’ di Elea, mercè la grande riputazione acquistatasi dagli Egiziani' mandarono loro ambasciatori onde consultarli sulle leggi da essi stabilite pei giuochi olimpici. Gli Egiziani sentendo da essi chi; ammettevano fra gli arbitri del premio uomini del proprio paese, ne li disapprovarono, dicendo che il loro giudizio non poteva esser scevro di parzialità. Que’ di Elea non vollero loro dar retta, quantunque fosse il giudizio savissimo, ed ebbero motivo di pentirsene. Il regno di Psammi non fu clic di sei anni. Egli morì nel ritornare da una spedizione fatta nell’Etiopia, l’anno 4119 del periodo giuliano {5g5). 5t)5. Aphie ovvero Hofra, figlio di Psammi, essendogli succeduto, godette della maggior prosperità nei primi tempi del suo regno, che fu di anni venticinque. Una delle sue prime spedizioni fu contra il re di Tiro ( Ithobal IL) cui disfece in una pugna navale presso Sidone. La fortuna dopo averlo favoreggiato in altre imprese, gli voltò finalmente il tergo. Un’annata da lui spedita contro Cirene, che oggidì appellasi Curili nella Libia, provò una perdita considerevole che alienò da lui il cuore degli Egiziani. Immaginando essi di essere stati mandati con premeditato disegno ad inevitabile perdizione, si ribellarono contro di lui. Amasi, cui spedì per rappattumarli, deluse la sua espet-