DELLA STORIA SANTA imperiosa, sofleriva a malincuore clic un sacerdote babilonese fosse stato preferito a suo figlio nella grande sa-grifìcatura che gli apparteneva per diritto, come discendente da Alessandro Janneo. Stretta di amicizia con la celebre Cleopatra regina d’Egitto, ella tanto operò col suo mezzo presso di Antonio, che Erode si vide costretto di deporre Ananelc, e di mettere in suo luogo Aristobulo allora in età di soli diciassette anni. Ananele era il terzo gran sacerdote che fosse stato deposto dopo il ritorno dalla cattività. Questa destituzione in se stessa era illegittima; giacché il pontificato, secondo la legge di Mosè, era una dignità a vita. Ben lo sentiva Erode, e fu questa una delle ragioni da lui in sulle prime allegata onde eludere gli ordini di Antonio. Ma persistendo il triumviro nel voler essere ubbidito, il re di Giuda, la cui sorte era nelle sue mani, fu costretto di far piegare la legge sotto il voler suo. Erode credette di aver con ciò ristabilita la calma nella sua famiglia, ma ingannossi. Il figlio di Alessandra non avea meno diritto alla corona che alla tiara pontificale , essendo nipote d’Ircano da parte di sua madre, e di Aristobulo fratcllovd’ Ircano dal lato* di Alessandro suo padre. Alessandra avendogli ottenuta una di queste due dignità, rinnovellò i suoi maneggi presso Cleopatra per procurargli anche 1’ altra. Ma la vigilanza di Erode squarciò il velo che nascondeva le sue mosse, e venne tutto scoperto. Erode in conseguenza ‘le assegnò per prigione il suo palazzo, e la circondò di esploratori che vigilassero sulla sua condotta. La principessa sdegnata di questo trattamento tenta di fuggirsene col figlio e recarsi presso Cleopatra, che l’avea già invitata. Mentre chiusi ognuno entro una cassa, vi si faceano trasportare sono arrestati, e ricondotti a Gerusalemme. Erode non osando di punir- li, fa sembiante di perdonar loro e li rimette in libertà. Ala non per questo vien fileno nel suo cuore il desiderio di perdere Aristobulo. L'avvenimento seguente mise il colino all’ odio suo e ne precipitò gli effetti. Ricorrendo la festa dei tabernacoli, una delle tre grandi solennità degli Ebrei, Aristobulo vi esercitò per la prima volta le funzioni di gran sacerdote. Le grazie naturali della sua figura cui dava maggior splendore la pom- Tom. IL 11