412 CRONOLOGIA STORICA tutto Oriente. Si è parlato altrove delle persecuzioni che gli suscitò la gelosìa dei cortigiani, e della maniera miracolosa con cil i ne uscì trionfante. Si è pur narrato lo stu- Ìore che gli mostrò Ciro dello stato umiliante a cui gli brei erano ridotti; la risposta di questo profeta che vedere gli fece il suo nome scritto in Isaia cencinquaiw t’ anni prima della sua nascita (536), come quello del ristauratore di cotesta nazione, e 1’ editto da lui pubblicato onde romper le catene di questo popolo concedendogli la libertà di ritornare alla patria. ( V. la Storia Santa ). Ciro aveva allora di fresco unite sulla sua testa le tre corone di Babilonia, di Media e di Persia. La morte di Ciassarre suo zio che ne lo avea dichiarato erede sposandolo all’ unica sua figlia, gli avea procurato le due prime: quella di Cambise suo padre, che precedette o seguì in breve Ciassarre alla tomba, lo mise al possesso della terza. La unione di queste tre monarchie formò il grand’ impero de’Persiani, che si estese vieppiù sotto i successori di Ciro. Egli non ne godette che sette anni, e morendo (529) lo lasciò in una pace profonda, e nel più florido stato a suo figlio, che segue. E da notarsi che gli anni di regno di questo principe vengono in differente maniera calcolati. Taluni gliene danno trenta prendendoli dal tempo in che egli fu posto alla testa dell’armata Persiana per andare in soccorso di Ciassarre, 55g anni prima dell’era cristiana. Altri non gliene assegnano che nove, contandoli dacché egli si rese padrone di Babilonia l’anno 538 avanti la stessa epoca. Altri finalmente non gliene attribuiscono che sette facendoli cominciar dalla morte di suo zio, e di suo padre. Da Cassan-dana, di lui sposa, figlia di Farnaspe, uno dei principali satrapi di Persia, e del nobile sangue degli Achemenidi, lasciò parecchi figli, di cui il solo primogenito gli succedette : gli altri ebbero in partaggio dei governi nelle province orientali e furono dichiarati esenti di qualunque imposizione. Parecchi scrittori moderni, la maggior parte protestanti, fanno menzione di Ciro come di un principe sinceramente (attaccato al culto del vero Dio. Ed in vero non avvi posa