CRONOLOGIA STORICA re onde prevenire Cerauno clic si disponeva ad invadere cotesto reame. Ma questi coi vascelli di Lisimaco di cui crasi impadronito, gli diede una battaglia navale donde lisci vittorioso, e di là fece vela alla volta di Macedonia, di cui si rese signore, mentre Antigono se ne fuggiva in Beozia. I Galli profughi dal proprio paese a cagione della carestia comportarono ch’egli si godesse in pace il suo conquisto. 278. Cerauno vedendoli giungere in Macedonia sotto la condotta di Brenno marciò contr’cssi, e diede loro battaglia da lui perduta in un colla libertà. Questi barbari come 1’ ebbero in poter loro gli tagliarono la testa quale ribelle, e la presentarono sulla punta di una lancia al nemico. Sostcne, uno dei principi macedoni, non lasciò loro goder lunga pezza il fruito della vittoria. Raccolta la gioventù di Macedonia, gli obbligò a diloggiare dal paese cui desolavano: in riconoscenza di quest’importante servigio egli meritossi di venir salutato a re dalla sua armata ( Justin. lib. 34.). La morte non gli permise di fruire di questo regno che soli tre anni (275). Dacché egli cessò di vivere, la Macedonia divenne l’oggetto dell’ambizione di Antioco e di Antigono Gonata, l’uno e l’altro dei quali la reclamavano come paterno retaggio; ma questi due concorrenti dopo alcune discussioni si accordarono fra loro, cd il primo cedette all’ altro la Macedonia, dandogli di più in matrimonio Fila, cui Seleuco I. suo padre avuto aveva da Stratonica nipote del medesimo Antigono. 274. i Galli dopo la disfatta di Brenno passarono in soccorso di Nicomede re di Bitinia contra Zipcto fratello di lui cadetto, che gli contendeva i suoi stati. Nicomede ristabilito dal loro valore li mandò sul territorio di Antioco, ov’essi invasero lutto ciò che stendevasi dal mare sino al monte Tauro, e questo paese fu dal nome loro chiamato la Gallo-Grecia-Galazia. Francheggiati da tale successo, essi diedero opera di estendersi dalla parte d’Oriente. Antioco vinto in una battaglia cui diede loro ne’dintorni del monte Tauro, per rianimare il coraggio delle sue truppe finse un’apparizione di Alessandro il grande, che gli ordinasse per pegno della vittoria di dare a ciascuno de’suoi soldati una parola di unione da portarsi su’ loro vesti-