DEI RE D’ EGITTO 287 gli Egiziani presi (l’orrore, scacciarono il matricida dal trono nell’anno quintodecimo del suo regno. TOLOMMEO LATIRO, ristabilito. 89. La morte di Cleopatra c la fuga di Alessandro facilitarono a Latiro il ritorno in Egitto. Trovando vuoto il trono egli vi riascese senza inciampo. Fu sua prima cura di rimediare ai disordini che le ultime turbolenze vi aveano prodotti. La città di Tebe nell’ alto Egitto ricusa di ubbidire e aspira a rendersi indipendente. Latiro marcia in persona contro i ribelli, li vince in ordinata battaglia ed assedia la loro città cui da tre anni difendevano con incredibile costanza. In capo a questo termine essa è presa ed abbandonata in balia dell’avarizia c della crudeltà dei soldati che la ridussero quasi al nulla. Alessandro nondimeno non avea perduto la speranza di esservi ristabilito. Ritiratosi nell’isola di Coo, rannodò insieme pochi vascelli, e ardì andar con essi ad attaccare cotesto fratello che lo aveva soverchiato. Ma Pirro, ammiraglio di quest’ultimo, avendolo disfatto lo costrinse a ritirarsi in Mire nella Licia, donde passò nell’isola di Cipro, confidando eli’essa fosse per dichiararsi in suo favore. Cherca, altro ammiraglio di Latiro, non gli diede il tempo di sbarcarvi la sua flotta. Avendola subitamente investita, la disperse in un combattimento in cui perì Alessandro, lasciando un figlio che portava lo stesso suo nome. Questi è quel desso che dagli storici viene chiamato Alessandro II, ( Eu-scb. Olir.) Egli era già conosciuto per diverse avventure, e quando la regina Cleopatra di lui avola condusse un’ armata contro Latiro di lei figlio, ella mandato lo aveva co’suoi tesori nell’isola di Coo, perchè stesse colà in sicuro. Ma questa principessa ingannossi nelle sue mire. Gli abitanti dell’ isola consegnarono a Mitridate, re del Ponto, il principe e le ricchezze ch’egli vi aveva recato. Alessandro poco dopo essendosi da lui sottratto, andò a porsi nelle mani del dittatore Siila, il quale faceva guerra al re del Ponto. Latiro avea regnato trentasei anni, cioè dieci unitamente a sua madre in Egitto, diciot-