DELLA STORIA SANTA g3 Nell’ordine de1 tempi, Malachia, come già si è detto, è l’ultimo dei profeti. Dopo di lui sino alla venuta del Messia vi restava uno spazio di meglio che quattrocent’ anni. « Dio doveva per la maestà del figlio suo far tacere i u profeti durante tutto questo tempo, onde tenere il suo po-u polo nell’ espcttazione di colui che dovea essere il com-« pimento di tutti gli oracoli « ( Bossuct ). 44i. Morte del gran sacerdote Eliasib. Joiada o Jo-hanan suo figlio gli succede. Nè questi nè alcuno de’ suoi successori ricevettero l’unzione sacerdotale, perch’ essa avea cessato colla distruzione del tempio. 437. Neemia ritorna in Giudea, e trova parecchi abusi da riformare. Nel corso della sua assenza il gran sacerdote Eliasib avea alloggiato Tobia governatore degli Ammoniti nel vestibolo del tempio. Sdegnato di questa profanazione Neemia fa gittarne fuori le suppellettili di Tobia e purifica il tempio. Manasse, uno dei figli di Joada, s’avea sposato la figlia di Sanaballat d’Horonaim governatore dei Cuthesi ; Neemia gl’impone di riparar questo scandalo col rimandare a casa sua moglie; al che rifiutatosi lo scaccia di Gerusalemme. Egli ripara in Samaria presso suo suocero. Molti Ebrei disgustati della fermezza di Neemia nel-l’astringerli a staccarsi dalle mogli idolatre che aveano sposate, lo seguono nel suo ricovero. Sanaballat sempre occupato a’ danni degli Ebrei ottiene da Dario Noto re di Persia il permesso di fabbricare sul monte Garizim un tempio somigliante a quello di Gerusalemme, e di conferirne la suprema sagriiìcatura a suo genero. Samaria diventa allora il rifugio di tutti i malcontenti della Giudea. Essi vi son ricevuti a braccia aperte, ciò che alla per fine cangia lo stato religioso di questa provincia. Sino a quel tempo i Cuthesi e gli altri popoli, cui i re di Assiria vi aveano trasportato in luogo «elle dieci tribù, frammischiavano il culto del Dio d’Israele con quello degl’idoli assiri. Ma dopo la costruzione del tempio di Garizim, ove si faceva il servigio come a Gerusalemme , solo il vero Dio venne adorato in Samaria, e vi furono osservate le cerimonie secondo la legge di Mosè. Ciò nonostante lo stabilimento di questo tempio fini di produrre tra gli Ebrei ed i Samaritani quell’antipatia e