DELLA STORIA SANTA 49 RE DI GIUDA. Egli marcia difilato a Gerusalemme col disegno di assediarla. Giunto dinanzi questa città, dispone i suoi quartieri all’intorno , e dà tutti gli ordini per 1’ esecuzione del suo progetto. Ma prima eh’ egli avesse lanciato una sola freccia conila Gerusalemme, giusta la predizione d’Isaia, l’angelo del Signore viene alle sue tende nottetempo, e vi tru- RE D’ISRAELE. Israele. Questo sacerdote recando seco il Pentateuco fermò la sua residenza a Bethel. Di là con questo libro in mano andò ad esercitare la sua missione in tutto il paese i cui abitanti furono chiamati sin d’allora Samaritani. Fu di tal guisa eh’ essi abbracciarono il culto del vero Dio. Nulla-dimeno non lasciarono di conservar per lungo tempo il culto degl’idoli, e di fare il [>iù mostruoso mescuglio del-’una e l’altra religione. Ma in seguito rinunciarono all’idolatria, e non differirono dagli Ebrei che per lo scisma. cida i principali officiali del-1’ armata, non che le migliori sue truppe al numero di centottantacinquemila uomini. Il re d’Assiria costernato da questo rovescio se ne fugge prontamente, e riguadagna Ninive, ove diventa un oggetto di disprezzo a’ suoi sudditi e d’odio ai due figli, i quali furibondi per la preferenza data da lui al loro cadetto nel nominarlo a suo successore, l’assassinarono poco tempo dopo, mentre orava nel tempio del suo dio Nesroch. Questo grande miracolo della liberazione di Gerusalemme viene attestato dagli stessi autori pagani, benché con qualche alterazione; posciachè la loro avversione per la nazione ebrea non permetteva di raccon-lare senza svisarli degli avvenimenti che tornar poteano a gloria di lei. La precipitosa ritirata degli Assirj rese gli Ebrei pa- rdi stati in confronto del possente regno il’ Egitto. Finalmente ciò che termina ili far vedere che Sennacherih non andò altrimenti in Egitto prima di entrare nella Giudea , sono queste parole che alla città di Gerusalemme indirizza il profeta Isaia: egli alzerà su di voi il bastone andando in Egitto.- Burulum suum levabit super le in via jE^ypli (X, l.![- ) Tom. II. 4