348 CRONOLOGIA STORICA SELEUCO IV, soprannomato FILOPATORE. 187. Seleuco 1^, il cui attaccamento ad Antioco il grande, suo padre, gli meritò il soprannome di Filopatore, gli succedette, come primogenito, nel trono di Siria. Egli aveva un fratello cadetto, chiamato Antioco, ch’era in ostaggio a Roma dopo la pace conclusa da suo padre coi Romani. Seleuco sotto quest’ ultimo avea dato prove di valore nella guerra d’Asia, ed avea fatto prigioniero in mare il figlio del console Scipione. Egli erasi reso padrone del territorio di Pergamo, di cui avea stretta d’assedio la capitale, e alla battaglia combattuta presso il monte Sipilo avea comandato l’ala sinistra dell’armata di suo padre ( Diodori Siculi excerpta ). Poco dopo la morte di questo egli maritò sua figlia Laodice con Perseo, figlio naturale di Filippo re di Macedonia. Montata la principessa col suo corteggio sopra legni rodii, sbarcò all’ isola di Belo, celebre per un tempio d’Apollo, e là si distinse pei magnifici presenti da lei fatti e al nume ed agli abitanti. Nella cronologia storica degli Ebrei fu fatto cenno dell’ordine dato dal re di Siria ad Eliodoro, sopraintendente delle sue finanze, di recarsi a saccheggiare il tempio di Gerusalemme (176) e della vendetta miracolosa eli’ esercitò la divina giustizia su questo ministro. Nel trattato di pace concluso tra Antioco il grande ed i Romani, era detto eli’ egli pagherebbe ciascun anno dodicimila talenti attici, e darebbe venti ostaggi da cambiarsi ad ogni tre anni, eccettuato suo fratello Antioco, il quale resterebbe nelle mani del vincitore quanto più loro fosse per piacere. Il re di Siria avendo ottenuto verso la fine del suo regno il ritorno di suo fratello, mandò in vece sua Demetrio di lui figlio in età di anni dodici. Ma non ebbe il contento di rivederlo mai più (176). Durante il viaggio che faceva l’uno per portarsi a Roma, e l’altro per ritornare in Siria, Eliodoro profittò dell’ assenza di questi due eredi della corona per usurparla, e fece perire Seleuco di veleno dopo cominciato l’autunno di cotest’anno, il cento trentesimo settimo dell’era de’Seleucidi. Egli non avea regnato che undici anni.