i7G compendio cronologico
pera <T immensa ricchezza. Benché Cosse diverso da quel-
 lo	cui gli Ebrei aveano edificato al lor ritorno dalla cattività di Babilonia, fu tenuto però per quel desso presso gli Ebrei. Da ciò procede che Tacito parlando della rovina di questo tempio sotto Tito, dice ch’era stato al-
RE DI CALCIDENA.
     La Calcideua era una delle più fertili provincie della Siria. Si chiamava Calcidena dalla città di Calci capitale della provincia situata al piede del Libano.
 u al tli sopra una doppia galleria sostenuta da colonne di marmo bianco « di un solo pezzo di venticinque cubiti di altezza, di cui i soffitti di « legno di cedro, erano di cosi perfetta bellezza, così bene connessi » « levigati che non aveano bisogno, per colpir l’occhio, deli’ajuto della « scultura, e della pittura. Queste gallerie erano larghe trenta cubiti, lunghe « sei stadj, e andavano a terminare alla torre Antonia.
      « Tutto lo spazio che rimaneva allo scoperto era terrazzato di diverse « sorta di pietre; e la strada che conduceva al secondo tempio aveva alla « dritta ed alla stanca una balaustrata di pietre alta tre cubiti e di un « lavoro gradevolissimo. Di tratto in tratto si vedeano delle colonne sulle « quali erano scolpiti in caratteri greci e romani, precetti di continenza <t e di purità, onde far conoscere agli stranieri che non doveano pretendere « di entrare in luogo sì santo; giacché questo secondo tempio portava pure « il nome di Santo.\ Si ascendeva al primo per quattordici gradini; la sua « forma era quadrangolare, e cinto da un muro ‘il cui esterno che avea « quaranta cubiti di altezza, era tutto interrotto di gradini; la sua alte tezza poi al di dentro non era che di cubiti venticinque, e come questo « muro sorgeva da un luogo elevato a cui ascendevasi per una gradinala , « non si poteva vederlo interamente per di dentro a motivo eh’ era coli per lo dalla montagna.
      « Quando si aveano ascesi i quattordici gradini, si trovava uno spazio « tutto seguente di trecento cubili che andava sino a questo muro. Si « montavano allora altri cinque gradini prima di giungere alle porle del « tempio. Ce n’erauo quattro verso settentrione, quattro verso mezzodì e « due verso oriente.
      n L’ oratorio destinato, per le donne era separato dal rimanente « per mezzo di un muro ov’eranvi due porte, 1’una dal lato di mezzodì , « P altra da quello di settentrione, e non vi si entrava che per que— *t( sle sole. Tra le porte di cui parlai, e dalia parte del muro che rimale nova al di dentro presso la tesoreria, eranvi delle gallerie sostenute da grandi colonne, che quantunque non fossero ricche gran fatto di fre-