DELLA STORIA SANTA per aver poi a loro comandante supremo Tolommeo Matrone governatore di Fenicia e di Palestina. Esse vi giungono ed accampano nelle pianure di Emmaus. Nicànore deciso di dar battaglia, nè punto dubitando del buon successo, fa pubblicare in tutte le città e ne1 porti ch’egli darà per un talento novanta prigionieri ebrei. (Calcolava di ammassare «oii questo mezzo la somma di duemila talenti, di cui Antioco era debitore ai Romani ). Giuda si appresta al combattimento colla preghiera, col digiuno e con altri c-sercizj di religione. Congeda secondo la legge tutt’i nuo- vi ammogliati, tutti quelli che hanno testé piantato una vigna o fabbricato una casa, e tutti quelli che scnton di paura. Con ciò la sua armata si trova ridotta a tremila uomini. Egli con si piccola oste piomba addosso all’ armata di Nicànore mentre Gorgia se n’era staccato per venire a sorprenderlo, gli fa in pezzi tremila uomini, mette il fuoco alle sue tende, e marcia di là incontro a Gorgia, che alla vista delle fiamme che si sollevano dal campo del suo collega prende la fuga. Giuda dopo aver inseguito questo generale e tagliato in pezzi il suo distaccamento, ne divide le spoglie non solamente colle sue truppe, ma colle vedove e gli orfanelli. i(S5. Timoteo e Bacchide, due altri governatori Sirii uniscono le loro forze onde vendicar questa disfatta. Ma ne riportano una seconda in un combattimento, in cui Giuda gli uccide loro ventimila uomini, e fa considerevole bottino. Nicànore non era più a quel tempo in Giudea. Dopo la rotta della sua armata, erasi salvato in Antiochia travestito da schiavo, e per giustificarsi allegava la potenza invincibile del Dio degli Ebrei. 164. Lisia vedendo l’armata che avea spedita contro i Giudei già distrutta, altra ne assolda, cui conduce egli stesso in Giudea. Più grossa della precedente essa era composta di sessantamila fanti, e cinquantamila cavalli. Giuda non ha da opporgli che diecimila uomini. Ma pieno di fiducia nel soccorso del ciclo marcia contro il nemico accampato sotto Betsura, piazza importante a venti miglia da Gerusalemme sulla strada d’Ebron. S’impegna la zuf-