DEI RE DELLA PICCOLA ARMENIA 475 Romani Io mantenne sul trono da sè erettosi, e lo possedette la sua posterità sino al regno di Tigrane IL Tra Zadriade ed Ai tane, che fu P ultimo re della stirpe di Zadriade, furonvi dei re, di cui veruna menzione viene fatta nella storia, verosimilmente perchè non fecero veru-n’azione degna di essere riferita. Nella storia di Cappadocia per esempio, Mitrobusane figlio di Zadriade non comparisce che un momento (Panno 161 ). Egli è perseguitato e detronizzato da Artaxia re della grand’Armenia; il re di Cappadocia lo ristabilisce sul trono; e dopo ciò non vieu più fatta parola nè di lui nè di vcruu altro. ARTANE. (j5. Aiutane, l’ultimo dei discendenti di Zadriade, regnava quest’ anno nella piccola Armenia. Tigrane II, che imperava nella grande, lo attacca, lo sconfigge in battaglia, disperde la sua armata, lo uccide e si rende padrone di tutta la piccola Armenia. DEIOTARO I. 65. Deiotaro era re o piuttosto tetrarca della Gala-zia nella prima guerra dei Romani contro Mitridate. Egli aveva mostrato un attaccamento straordinario pegli interessi della repubblica romana, ed avea reso alla stessa importanti servigi. Pompeo credette dovernelo rimeritare col dargli la piccola Armenia, che avea allor conquistata sopra Tigrane II, e vi aggiunse anche una parte considerevole del regno di Ponto, e gran parte della Colchide con alcune province della Galazia. Deiotaro mantenne stretti legami d’amicizia con Siila, Lucullo, Pompeo, Murena, Catone, Cicerone, Bruto, e fu onorato dal senato col titolo di amico ed alleato del popolo romano (5i). Fu molto utile a Cicerone nella guerra di Cilicia (4p); prese il partito di Pompeo durante la guerra civile, e si distinse sopra ogni altro nella giornata di Farsalia. Nel tempo della sua assenza Farnace re di Ponto, ribellatosi contro i Romani, invase l’Armenia e dopo una compiuta vittoria sopra le forze combinate di De-