436 CRONOLOGIA storica a darsi la morte col persuaderlo mediante i suoi cmissa-rii, che suo padre gli apprestava un supplizio quanto barbaro altrettanto ignominioso; e si liberò del secondo facendolo assassinare. Artaserse rimase cosi profondamente afflitto da questo doppio caso, che non potè sopravvivervi. La sua morte accadde l’anno novantesimoquarto dell’età sua, e il quarantesimo sesto del suo regno. Viene lodato per la sua dolcezza ed umanità, ma non gii si può perdonare la sua infame lascivia, che lo trasse siuo a sposarsi colla propria sua figlia. 35(). Occo, il cui prenome era Dario, vedendosi generalmente detestato come uccisore de’ due suoi fratelli, tenne occulta la morte di Artaserse il padre sino a che si vide assodato sul trono. In questo mezzo tempo tutto correva sotto il nome del re defunto, e tutti gli atti portavano l’impronta del suo suggello reale. Finalmente dopo dieci mesi circa, credendo abbastanza stabilita la sua autorità, egli si fece acclamar re per tutto l’impero, e prese il nome di Artaserse Occo (chiamato in Persiano Ochosves, ovvero Achasveros) : ma pubblicatasi appena la sua esaltazione, la Siria, la Fenicia, e tutta l’Asia minore si ribellarono contro lui, I principali capi di questa sollevazione furono Ariobarzane governatore di Frigia, Mau-solo re di Caria, Oronte governatore di Misia, ed Anto» pradate governatore di Lidia, ai quali si congiunse Datami, governatore di Cappadocia il più valoroso tra essi. Se non che suscitatesi ben presto fra i capi delie male intelligenze, le cose del re che sembravano disperate, si ristaura-rono in breve tempo. Datami fu il solo che sostenne tutto il nembo della sommossa. Fattosi padrone di Paflagonia, si mantenne costà sino al momento in che fu assassinato da Mitridate malgrado 1 benefizi di cui Io avea ricolmato ( Cornei. Nepos in vit. Datamis.). Occo allora lasciò libero il corso alla ferocia del suo carattere. Per inaridir la sorgente delle ribellioni, fece man bassa su tutti i principi di sua famiglia, nò perdonolla nemmeno ad Occa sua sorella, che fece Seppellir viva. Con eguale barbarie trattò tutti gli altri che gli davano ombra. Artabaso governatore di una provincia dell’ Asia, temendo dello stesso destino, lo prevenne scuotendo il giogo della Persia. Cares, gene-