DEI RE 1)1 BABILONIA 395 sul trono quell1 odiosa riputazione, che si avea procaccia- , t») nella sua vita privata. Gobria e Gadata, due de1 suoi generali, di cui avea latto morire i due figli, l’uno per essere stato più di lui destro alla caccia, l’altro perchè una delie sue concubine ne avea encomiato il bel portamento, e le nobili maniere, irritati di questa doppia barbarie si gettarono al partito di Ciro e divennero i nemici più accaniti dei Babilonesi. Laborosoarchod volle marciare con alcune truppe per inseguirli, ma Ciro venuto in loro soccorso inseguì Laborosoarchod stesso sino alle porte di Babilonia. Quest’avvenimento non lo trattenne però dalle sue crudeltà e dissolutezze; ma i suoi sudditi abbreviarono la durata di cosi tirannico dominio, avendolo assassinato il mese nono del suo regno. 554. NAnoNAnio, chiamato Labineto da Erodoto, Na-boandel da Gioseffo, e Balthasar da Daniele, figlio di E-vilmerodac, montò sul trono dopo la morte di Laborosoarchod. Egli si avea all’incirca la stessa età di lui, nè teneva inclinazioni migliori; ma le qualità che gli mancavano per regnare si ravvisarono fortunatamente in sua madre Nitocri, che può mettersi a fianco dell’illustre Semiramide. Mentr’cgli addormcntavasi in braccio alle voluttà, questa principessa impugnò le redini del governo. Ella ultimò le opere intraprese da Nabucodonosor per l’ornamento e la sicurezza di Babilonia; e a lei si attribuisce la costruzione dei terrapieni di questa città. Essi erano, come le sue mura, formati di mattoni cementati con bitume, e gli aditi di tutte le strade che riuscivano a questi terrapieni erano chiusi da porte di rame. In tal guisa essi servivano a preservar Babilonia dalle inondazioni dell’ Eufrate, e tenerla garantita dalle sorprese del nemico dalla parte della riviera. Per costruire questi lavori era stato necessario divertire il corso del fiume. Nitocri vi riuscì facendo aprire di fianco all’Eufrate un immenso lago che riceveva le sue acque. Questo serbatoio, dopo che il fiume rientrò nel suo letto, fu conservato per provvedere ai traboccamenti di esso. Frattanto Ciro meditava seriamente intorno il conquisto di Babilonia. Il rumore de’ suoi preparativi e le rimostranze di Nitocri destarono finalmente Na-bnnadio dal suo assopimento. Recossi a Sardi dal re Creso,