DELLA STORIA SANTA 83 Essi partono sotto la condotta di Zorobabele figlio di Solothiele e del gran sacerdote Gesù o Giosuè figlio di Josodec in numero di quarantaduemila trecensessanta pèrsone; numero ben tenue in paragone di quelli che... ama-ron meglio restarsene a Babilonia di quello che far ritorno alla propria patria. Perciò la Scrittura osserva che non vi ebbe che quel- li, a cui Dio toccò il cuore, i quali profittarono del favor dell’editto. (E in tal guisa, dicono 1 padri della Chiesa, che la terra la quale è per noi un luogo di esilio e di cattività, diventa la nostra patria sino a farci dimenticare del cielo, a cui Gesù Cristo ci ha aperto le porte, se Dio colla sua grazia non ci tocca il cuore ). Giunti in Giudea gli uni si stabiliscono in Gerusalemme, altri ne’ luoghi vicini. Molti della tribù di Efraim e di quella di Manasse fattisi nel viaggio compagni agli Ebrei, fermarono in Gerusalemme la loro dimora. Erezione dell’altare degli olocausti. E questa l’opera cui cominciarono gli Ebrei al loro arrivo in Gerusalemme, il primo giorno del settimo mese (thischri); si principia ad offerirvi il sagrifizio perpetuo della sera e del mattino. Si contratta poscia coi Tirii e coi Sidonii per far condurre dei cedri del Libano al porto di Joppe. Si stabiliscono degli operaj per tagliare le pietre, ed il legname. Il lavoro si accaloiisce, e ciascuno vi si abbandona col maggior zelo. 535. L’anno seguente, secondo del ritorno degli Ebrei al mese secondo (zius) si gettano le fondamenta del tempio in mezzo alle grida confuse del popolo, di cui alcuni non possono capir in se stessi dalla gioja, ed alcuni altri mandano gemiti; quelli erano i giovani che non aveano veduto il primo tempio; e questi i vecchi che piangevano prevedendo, attesa la povertà della nazione, come il nuovo edifizio sarebbe inferiore di magnificenza all’ antico. I Samaritani domandano a Zorobabele e agli anziani degli Lin ci d’essere con loro ammessi alla costruzione del tempio, allegando per motivo di aver sempre, da che Asarhaddon gli ha trapiantati nella terra d’Israele, immolato vittime al Dio del cielo, dissimulando di aver nello stesso tempo sagrificato anche a differenti idoli. •