DELLA STORIA SANTA 129 gli Ebrei a tutti i principi d’oriente, alleati delia repubblica; ma la lettera al re di Siria venne indiritta a Demetrio, posciachè il senato non riconosceva nè Antioco nè Trifone. Antioco, che teneva allora Trifone rinchiuso in Apa-mea, s’adonta per la lettera de’Romani, si sdegna con Simone, rigetta i soccorsi ed i doni che questi gli aveva inviato, e revoca tutte le promesse da lui fattegli. Cendebeo, governatore del littorale di Palestina, fa per ordine di Augusto frequenti invasioni nella Giudea, ove uccide, saccheggia e mette tutto a soqquadro colla maggiore inumanità. Simone arrola un’armata per arrestar queste scorrerie; ma troppo vecchio per poter sopportare le fatiche della guerra, ne dà il comando a’ suoi due figli Giuda e Giovanni. Battaglia tra gli Ebrei cd i Sirii. Cendebeo sconfitto con perdita di duemila uomini è obbligato a prender la fuga: Giuda non può tenergli dietro per essere rimasto ferito nell’azione; ma Giovanni insegue i fuggiaschi sino ad Azot, ed avendo espugnate le loro torri e i loro forti vi appicca il fuoco. I due fratelli dopo questa spedizione ritornano trionfanti in Gerusalemme. 135. Nel mese di schebat (gennajo) Simone per visitare le città di Giudea in compagnia de’suoi due figli Giuda e Matatia, giunge in Gerico, di cui era governatore Tolom-meo figlio di Abobi, che avea sposato una delle sue figlie; il genero invita il proprio suocero, ed i suoi cognati Matatia e Giuda , ad un banchetto in un vicino castello : essi vi si recano senz’ombra di sospetto, quando Tolommeo alla metà del convito li fa tutti tre trucidare da gente che teneva in agguato, col divisamento di gratificarsi il re Antioco, ed impadronirsi del governo della Giudea. Dopo cosi detestabile azione, credendosi di già padrone di tutto il paese, muove con un distaccamento per andar ad uccidere Giovanni Ircano a Gazara. Ircano di già informato dell’avvenuto prima del giugnere di cotesti assassini gli attacca tosto che si avvicinano alla piazza, e non ne lascia scappare un solo: di là velocemente restituitosi in Gerusalemme si assicura della città e della montagna del tempio, e previene coloro cui il traditore spediti avea per impossessar- Tom. IL q