DELLA STORIA SANTA i37 avvilimento, ma non lo mise alla disperazione. Riavutosi in se stesso pensò a nuove conquiste. ioo. Risoluto di vendicarsi di Gaza che avea fornito truppe a Latiro, prende Rafia e Antedone, le quali servivano di baluardi a questa piazza cui bloccò in seguito a suo agio. q8. Due anni dopo egli cangiò il blocco in assedio. Apollodoto governatole di Gaza la difende con tutto il valore e l’abilità possibile per lo spazio di un anno intero. Egli avrebbe forse alla fme obbligato gli assedianti a ritirarsi, se Lisimaco, suo fratello, geloso della sua gloria formata non avesse una congiura contro lui e non lo avesse fatto assassinare. I congiurati dopo questo colpo abbandonano la piazza al nemico. Essendovi entrato Alessandro (97) fa tutti passare a fd di spada. Ma gli abitanti di Gaza Vendono cara la loro vita, e gli uccidono quasi altrettanta gente quanti erano essi medesimi. Alessandro non esce di Gaza che dopo averne fatto un mucchio di rovine. Questa città venne poscia rifabbricata da Pompeo com’ egli ebbe fatta la conquista della Giudea, e poscia da Gabinio: ma essa non riacquistò mai più il suo pristino stato. Durante l’assenza di Alessandro, i Farisei nemici della sua famiglia, si erano applicati ed aveano riuscito a renderlo disprezzabile agli occhi del popolo. Di ritorno a Gerusalemme, egli senti gli effetti di questa disposizione contagiosa in un’ingiuria gravissima che gli fu fatta. Si celebrava a quel tempo la festa dei tabernacoli. L’ ultimo giorno di questa solennità, mentre egli si apparecchiava ad offrire dei sagri-fizj, il popolo a gara gli getta alla testa gli aranci dei rami di cedro, cui, giusta il costume, egli portava. Questa impertinenza fu accompagnata da dicerie unanimi. Irritato il pontefice comanda alle sue guardie di far man bassa sul popolo, e ciò venne eseguito con tanta prontezza ed ardore che seimila furono uccisi. Alessandro non volendo ormai più fidarsi di que’della sua nazione, prende al proprio soldo un corpo di seimila Pisidii e Cilicii onde esser la guardia della sua persona; e postosi nuovamente in campagna (94) si porta a far guerra agli Arabi, gli sconfigge in diversi incontri, e rende tributari! i Moabiti e gli abitanti di Galaad. Tom. II. t, *