DELLA STORIA SANTA Nabuccodonosor dopo aver impiegato quasi due mesi ad inseguir Faraone sino in Egitto, riconduce la sua armata e ricomparisce sotto le mura di Gerusalemme, di cui ripiglia l’assedio il ventesimonono dì del secondo mese, cinquantadue giorni dopo ch’era stato levato il primo. 1 Caldei attaccano nello stesso tempo Lachis ed Azeena, le due sole piazze fortificate che restassero nella Giudea, le quali non fecero lunga resistenza. Abdemelech etiope e uffiziale del re, commosso dalla situazione di Geremia, va egli stesso a trarlo dalla car-bonaja per ordine di Sedecia, il quale fa venire a se il profeta, e si trattiene seco segretamente in colloquio. Geremia lo consiglia di arrendersi ai Caldei, gli predice la sorte di cui è minacciato, e lo scongiura a non volerlo rimandare nella carbonaja, perchè vi perirebbe. Sedecia, avuto riguardo alle sue preci, ordina che resti nel cortile della prigione. Gli Ebrei costernati dal ritorno dei Caldei e dall’ardore col quale essi spingono l’assedio, riconoscono la verità delle predizioni di Geremia. Passano tosto dalla presunzione allo stato di abbattimento, e si credono perduti senza scampo. 11 profeta allora cangia tuono e non d’altro s’occupa che di consolarli. Promette loro che dopo di essere stati condotti schiavi in Babilonia, ritorneranno nella patria e per renderneli convinti , venuto suo cugino Hanamaele alla sua prigione per offrirgli la vendita di un campo che tenea ad Anathoth, ne conclude il contratto di acquisto in presenza di parecchie persone, lo ratifica, suggella, poi lo dà a Baruch per chiuderlo entro un vaso di terra acciocché si conservi per lungo tempo. Con ciò voleva assicurare gli Ebrei che la cattività di cui erano minacciati terminerebbe, e sarebbe seguita dal ritorno alla lor patria. Fine del nuovo assedio di Gerusalemme. Esso non durò che quaranta giorni, spazio di tempo figurato da quello in cui Ezechiele restò sdrajato sul iato destro. Il nono giorno del quarto mese (thammuz, che risponde a giugno c luglio ) circa la mezzanotte, la città è presa dai generali di Nabuccodonosor. Sedecia profittando dell’oscurità della notte per un’apertura praticata nel muro colle sue genti d’ armi eh’ erangli presso, cala nel giardino del suo palazzo e guadagna la strada del de- Tom. II. 5 *