ro/t COMPENDIO CRONOLOGICO un tratto} e viene di là trasportato mezzo morto. Riavutosi in sè stesso in luogo di umiliarsi, non respira die vendetta (Maccab. I. Ili, c. i.) Questo principe di ritorno in E-gitto vuol far ¡scontare agli Ebrei di Alessandria l’affronto che crede aver ricevuto da quelli di Gerusalemme. I primi, come si è detto, godevano in Alessandria degli stessi privilegi che i Macedoni, e formavano con essi la prima delle tre classi, nelle quali Alessandro avea diviso i cittadini di questa città (21b). Filopatore ordina con un editto che sieno rigettati nella terza, che ciascun d’essi in particolare debba venire ad arrotarsi, e che per contrassegno della loro schiavitù e del loro arrolamento, s’im- {irima sul loro corpo con un ferro rovente una foglia di el-era, simbolo del Dio Bacco, dovendo esser punito di morte chiunque di loro s’opponesse con vie di fatto all’esecuzione di quest’ editto, e garantisce poi la conservazione de’lor privilegi a quelli che si facessero iniziare nei misteri delle divinità del paese ( Gioseffb Antiq. I. XII, c. \, c cont. Appion. I. II, Macch. l\ III.). Di molte migliaja di Ebrei stabiliti in Alessandria non se ne trovano che trecento, i quali accettino queste offerte. Gli altri, considerando questi loro compagni quali apostati , non vogliono aver con essi commercio alcuno. Filopatore irritato della costanza degli Ebrei vuol far perir tutti quelli che sono in Egitto. Con questo disegno avendoli raccolti da tutte le città a lui soggette nell’Ippodromo, fa scatenar sopra di essi i suoi elefanti, già resi a bello studio infuriati. Ma questi animali rivolgono il furor loro contro i propri condottieri, li calcano sotto a’piedi, e ne fanno orribile carnificina. Colpito da questo prodigio, il re fa porre in libertà gli Ebrei, rende pubblica testimonianza alla lor fedeltà, e vieta d’inquietarli in qual-sisia guisa. Gli Ebrei prima di partire domandano il permesso di gastigar quelli de’lor fratelli che aveano apostatato ed avendolo ottenuto, li fanno morire, come prescriveva la legge di Mosè (Maccab. I. III.) 2o3. Dopo la morte di Filopatore, la Celesiria e la Palestina cadono sotto la potenza di Antioco il grande, il quale se ne rende padrone in due campagne. 202. Scopa inviato da Aristomene governatore di To-