366 CRONOLOGIA STORICA sostenere la sua fazione. Ella avea conservato durante la sua vedovanza una parte dell’impero, mercè buone truppe che l’erano rimaste fedeli. Tolommeo Látiro a cui s’ era involata , volendo di lei vendicarsi, mise in isce-na un nuovo pretendente alla Siria nella persona di Demetrio Euchere, quarto figlio di Gripo-, e lo istituì re di Damasco. Ben presto la controversia si aggirò soltanto tra lui e Filippo ; giacché Eusebio dopo una gran battaglia perduta contro quest’ultimo erasi posto in salvo presso i Parti. Filippo allontanò poscia Euchere, ma vide comparirsi ben tosto un nuovo concorrente. Questi era un altro de’ suoi fratelli chiamato Antioco Dionisio, quinto figlio di Gripo, il quale profittando dell’allontanamento di Filippo, altrove occupato, s’impadronì di Damasco e della Celesiria (87). I Sirii stanchi delle guerre che i principi della famiglia di Seleuco si facevano nel loro paese, presero il partito di abbandonarli, per darsi a 'Pigiane re d’Armenia. ( Jlisti». lib. XL, c. 1.). 83. All’arrivo di Tigrane in Siria, Eusebio ch’era rientrato ne’suoi stati, gli abbandonò, c se ne fuggì in Ci-licia ove passò nell’ oscurità il rimanente de’ suoi giorni. Quanto a Filippo non si sa cosa ne sia avvenuto; ma Selene, moglie di Eusebio, conservossi la Tolomaide con una porzione della Fenicia e della Celesiria, lo che la pose in istato di dare a’suoi due figli Antioco l’asiatico e Seleuco Libiosatte, ch’ella avuti avea con Eusebio, una educazione convenevole alla loro nascita. Nondimeno Tigrane essendosi fatto riconoscere a re di Siria fece lega con Mitridate re di Ponto, suo suocero, per invadere la Cappa-ciocia e la Cilicia. Il console Lucullo venuto in Asia marciò contr’essi, e sconfisse sulle sponde del Granico Mitridate dopo aver rivendicato in libertà Cotta di lui collega, cui egli tenea chiuso in Calcedonia (74). Mitridate battuto l’anno seguente una seconda volta ricoverossi presso suo suocero. Questi pentitosi di aver preso parte a siffatta guerra per consiglio di suo genero, senza degnar di vederlo, lo fa chiudere in una prigione insalubre, e ve lo ritiene per lo spazio di diciotto mesi. Frattanto Selene, vedova d’ultimo letto del Cizico regnava in Tolomaide, e in una parte della Fenicia e della Celesiria. Ella avea pres-