DEI RE SELEUCIDI DI SIRIA ritava il ministero. Antioco fece partire un’armata per ri-dur Molone in dovere. Questi preparatosi a riceverla ostilmente, le venne a fronte, e dopo averla sbaragliata s avvan-zù sino alle rive del Tigri, ove s’impadroni di Ctesifone presso Seleucia. Nuove truppe spedite per consiglio di Er-inias sotto la condotta di Zencte s’inoltrano sino a Seleucia. Molone facendo sembiante di ritornare nella Media, abbandona il campo al nemico , dopo di essersene allontanato per una giornata di cammino. Ma nell’ atto clic 1’ armata di Zencte si dà in preda alla gioia, ed alla crapula, Molone sopravviene notte tempo (221) e ne fa orrido scempio. Tragittato poscia il Tigri prende Seleucia, e di là va a farsi padrone di tutta la Babilonia e la Meso-potamia ( Polib. lib. V. ). 320. Antioco, afflitto da tali infortunii, risolvette di porsi egli stesso alla testa della sua armata per combattere i ribelli. Dopo aver preso i suoi quartieri d’inverno presso l’Eufrate, passò il Tigri, ed accampò nella provincia di Apollonia, ove fattaglisi a fronte l’oste di Molone schierata nel miglior ordine, sembrava minacciare a questo principe una novella sconfitta. Se non che dopo alcune scaramucce, l’azione essendosi fatta generale, si vide l’ala dritta dei ribelli passar improvisamente sotto le insegne del re, e dar quelli cui essa abbandonava, in preda alla vendetta de’Sirii, clic li tagliarono a pezzi. Molone sopravviver non sapendo a questa sciagura, die gli rapiva qualunque speranza, si ferì egli stesso colla sua spada, e il suo esempio fu seguito dai complici principali «Iella ribellione. Il ministro Ermias non avea preveduto che «jucsta guerra finir dovesse con sì rapido successo. Il pronto ritolgo del suo padrone sconcertò il piano della vendetta e delle sevizie cui egli pretendeva esercitare contra i suoi nemici. Il suo medico Apollofane che lo avea accompagnato lo trasse d’inganno sul conto di questo pericoloso favorito, sì che Antioco venne in risoluzione di liberarsi di lui. Avendolo in una passeggiata tratto fuori di strada, lo fece assassinare da gente appostatavi, con grande compiacenza del pubblico. Le donne di Apamea nella gioja prodotta in esse da tale avvenimento, si gettarono addosso alla moglie ed a’figli di lui, e gli uccisero a colpi di sassi. Sino a