DEI RE D’ASSIRI A 385 scelli, e nulla meno riuscirono a dissiparlo. lire d’Assiria non osò di formar l’assedio di Tiro ; ma lasciò delle truppe nei dintorni per impedire agli abitanti l’uso delle fontane che li provedevano d’ acqua dolce: divisamente che fu inutile, avendo i Sirii scavato dei pozzi entro le loro mura. Sembra che Salmanasar abbia cessato di viveri circa cinqu’anni dopo cotcsta spedizione (712). 713. Sennacherib, figlio di Salmanasar, montò dopo lui sul trono. Egli è quel desso che in Isaia viene chiamato Sargum. Suo padre avea mostrato dell’umanità verso gl’israeliti prigionieri ne’suoi stati. Ma Sennacherib abborrendo questa nazione permise a’ propri sudditi di esercitare contro d’ essa ogni sorta di crudeltà. Non solo quegli infelici venivano impunemente uccisi, ma era altresì firoibito di dar loro sepoltura: e Tobia che soddisfar vol-e questo dovere verso i suoi fratelli fu perseguitato e costretto a starsi nascosto. Le conquiste fatte da Salmanasar non bastarono all’ ambizione di Sennacherib. Volle aggiungerne di nuove; ma manchiamo di qualunque particolarità sulle sue imprese anteriori alla guerra eh’ egli fece ad Ezechia, re di Giuda (710). Essa fu occasionata dal rifiuto dato da quest’ ultimo di pagargli il tributo, al quale Salmanasar lo avea assoggettato. Nelle angustie in cui fu posto il reame di Giuda dall’ armi di Sennacherib, i grandi dello stato chiamarono in loro soccorso Tharaca re d’Egitto. Sennacherib sentendo che questi è in marcia per portarsi ad attaccarlo, gli va incontro, l’obbliga tosto a rinculare, entra in Egitto, e per tre anni mette a soqquadro il paese, in capo ai quali si incammina alla volta della Giudea carico di preda, e dietro a se trascinando innumerevole moltitudine di prigionieri (707). Per eseguire con un solo colpo il conquisto di questo paese, va diffilato alla capitale, e ne forma tosto 1 assèdio. Ma prima ch’egli lanciato avesse la prima freccia contro Gerusalemme, l’angelo del Signore gli uccide nella notte centottantacinque mila uomini. Costernato da tanto disastro, ricalca frettoloso la strada di Ninive cogli avanzi della sua armata, ma colà 1’ attendeva l’estrema sua fine. Due de’ suoi figli, Adramalecco e Sarasar , irritati contro di lui, Io misero a morte mentre adorava il Dio Tom. II,