BEI RE D'ASSIRIA 38; Tono prendersi dall’epoca dell’unione avvenuta delle monarchie di Babilonia e di Ninive. Con questa regola viene a corrispondere la sua morte all’anno 667 avanti l’era cristiana. 667. Saosduchin, figlio di Assarhaddon, (esso è il Nabuccodonosor del regno di Giuditta) divenne il successore di suo padre al trono d’Assiria. L’asprezza del suo governo gli fruttò l’odio de’ sudditi, e non potè ottenerne che deboli soccorsi contro Fraorte re de’ Medi, che gli dichiarò guerra. Nonostante ciò , colle poche truppe che potè raccogliere, vinse il suo nemico, entrò nella Media r vi mise tutto a fuoco ed a sangue (655). Inorgoglito di questi primi successi, egli concepì il disegno min solo di vendicarsi dei popoli che Io aveano abbandonato, ma di conquistare ancora tutta la terra. Trovò in Oloferne un generale adatto a secondare la sua ambizione. Postolo alla testa di un’armata di cenventiseimila fanti, e dodicimila cavalli, egli si mosse con queste forze formidabili verso le regioni d’occidente. Tutto piegò sotto l’impeto dell’armi assirie, e le province restarono inondate di sangue. Oloferne colle sue crudeltà sparse il terrore in tutt’ i regni circostanti. Devastate Tiro e Sidone, saccheggiata la Siria, ed entrato nella Giudea mise P assedio dinanzi a Betulia; ma fu essa lo scoglio contro il quale andò a rompere la sua prosperità, essendosi Dio servito della mano di una donna per ¡sterminare questo terribile flagello dell’Asia {Fedi il Libro di Giuditta). Morto ch’egli fu, la sua armata levò l’assedio, e rientrò precipitosamente in Ninive. Saosduchin non provò poscia che disavventure le quali gli diedero a conoscere la vanità de’suoi progetti ambiziosi. Questo principe morì Panno ventesimo del suo regno, dopo di aver perdute tutte le sue conquiste per ribellione dei popoli da lui sommessi; e per poco non avvenne ch’egli nell’anno precedente a quello di sua morte non perdesse anche Ninive, cui il re de’Medi Ciassarre venne a stringer d’assedio dopo avere sconfìtti in aperta campagna gli Assirii. 647- Chinaladan, chiamato anche Sarac e Sardana-palo, fu il successore di Saosduchin di lui padre. La sua mollezza c la sua infingardia lo resero spregevole agli oc-