DELLA STORIA SANTA 185 come aliare di semplice curiosità. Ma quando Archelao fu deposto dal trono, ed i suoi stati divennero provincia romana, allora fu dato opera di ultimare il censo per fissare il numero dei contribuenti. Viaggio di Erode a Roma per informare l’imperatore della sua riconciliazione col tìglio, verso il quale egli l’avea sfavorevolmente impressionato. Durante la sua assenza gli abitanti della Tracouite si ribellano , e ricominciano il loro brigandaggio sulle terre degli Ebrei. Essi però non lo praticarono impunemente. I generali di Erode essendosi posti ad inseguirli, obbligarono i loro capi a rifuggirsi nell’ Arabia, ove Sillea ministro del re Oboda offrì loro un asilo. Erode dà la caccia a questi profughi, distrugge il forte in cui eransi annidati, e ne uccide gran numero. 7. Erode, al suo ritorno, reclama cotesti ribelli, e nello stesso tempo ridomanda a Sillea una somma considerabile che gli avea prestata; ma ricusatagli P una e l’altra inchiesta, entra armata mano in Arabia, dopo averne ottenuta la permissione da Saturnino e da Vo-lunnio governatori di Siria. I rivoltosi furono cacciati dal loro ritiro e a ciò limitassi tale spedizione; dopo la quale ritornato Erode in Giudea con tre mila uomini di truppe idumee le fa marciare contro gli abitanti della Traconite onde arrestare le loro incursioni. Ma Sillea recatosi a Roma presenta altrimenti la cosa ad Augusto, e gli dipinge con sì neri colori la condotta di Erode in Arabia , eh’ egli concepì ini vivo risentimento contro questo principe. Erode invia un’ ambasciata all’ imperatore per giustificarsene; ma questa non può ottenere u-dienza, nè far accettare i doni di cui è ricca. Ne spedisce una seconda mettendovi alla testa il celebre .Nicola di Damasco. Quest’abile capo della legazione riuscì colla sua eloquenza e la sua scaltrezza a far che Augusto ascolti le giustificazioni di Erode. Se non che mentre egli negoziava in Roma la pace pel suo signore, alcuni facinorosi si sbracciavano a far rinascere le turbolenze nella famiglia di questo principe. Essi impiegarono tal arte nelle loro imposture che Erode al fine si lasciò persuadere che i due figli di Marianna s’ erano realmente concertati di farlo perire alla caccia. Assicuratosi delle loro Tom. II. *