47° CRONOLOGIA STORICA generale degli Armeni ribelli, che avea avventurato battaglia, venne tagliata a pezzi; e gli Armeni obbligati di sottomettersi al re. Questa vittoria rese Mitridate possessore dell’Armenia, ma non potè salvarlo dal tradimento de’ suoi congiunti. Poco tempo dopo sua moglie ch’era pure di lui nipote, i suoi figli, ed egli stesso furono uccisi da Radamisto suo nipote, chc avea per complice del suo delitto lo stesso suo padre. Radamisto , francheggiato da certo Giorgio Peligno, uomo vile e vizioso, governatore di Cappadoria, e tenuto in molta considerazione dall’imperatore Claudio, prende il titolo di re d’Armenia senza aspettare il beneplacito dei Romani. Vologeso, re de’Parti, avea dei diritti su questo regno, chc era appartenuto ai suoi maggiori; ma il timore di entrare in brighe " ' 1 '' iridate. Se non che avendo inteso chc Radamisto coll’uccisione di questo principe e di tutta la sua famiglia s’avea usurpato la corona d’Armenia ( 5 r dopo G. C. ), il re dei Parti entra in questa regione con gross’ armata. Radamisto se ne ritira co’ suoi Iberi. Artaxata e Tigranocerta si sottomettono volontarie a Vologeso. Il loro esempio è seguito da tutte le piazze forti. Ma nell’ inverno la penuria di viveri e le malattie obbligano quest’ ultimo a' rinunciare all’ intrapresa, e ritornar ne’suoi stati. Radamisto rientra tosto in Armenia diportandosi più che mai da tiranno. Gli Armeni benché incalliti nella schiavitù non possono sopportare la sua tirannia, e formano contro di lui una sollevazione. Radamisto trova la via di fuggirsi; però accompagnato da sua moglie Zenobia allora incinta; ina non potendo seguirlo, 10 prega di toglierla ila ignominiosa cattività con una morte onorata. Radamisto le passa la sua spada a traverso 11 corpo e la getta nell’Arasse. Alcuni pastori trovatala galleggiante a qualche distanza dalla sponda, se le avvicinano , medicano le sue ferite, e la trasportano seco ad Artaxata. RADAMISTO. sti diritti per tutto