I1 39u CRONOLOGIA STORICA Se non che Nabucodonosor non riportò altro frutto delle sue spese e delle incredibili fatiche da lui sostenute se non che di vedersi padrone di alcune case vuote di abitatori e di sostanze; giacché i Tirii ben prevedendo che dopo lunga e pericolosa difesa sarebbero obbligati di arrendersi, cransi ritirati coi loro averi in un’ isola vicina alla spiaggia (5ja) ove s’aveano fabbricata una seconda Tiro, cn’egua-liò in seguito la gloria della prima ( V. i Re di Tiro). agognandosi di un conquisto tanto sterile quanto era stato penoso , Nabucodonosor trasse la sua armata in Egitto per compensarla col ricco bottino che sperava di farvi. E veramente Dio gli aveva promesso le spoglie dell’Egitto per guiderdonarlo del servigio reso da lui a Tiro ( tale si è 1’ espressione del profeta Ezechiele ) nell’ eseguire le sue vendette sopra questa città superba. Le divisioni intestine clic lacerarono questo regno gliene aprirono facilmente l’ingresso. Egli lo percorse da un capo all’ altro in atto di vincitore, e ne trasse in premio immense ricchezze. Ultimate queste guerre dedicò le sue cure ad abbellir Babilonia. Dodici secoli che tanti per lo meno erano Scorsi dall’epoca di Semiramide, avevano sensibilmente danneggiata la maggior parte delle opere di questa principessa. D’altronde in sì lungo spazio di tempo 1’ architettura avea fatto non pochi progressi. Nabucodonosor avendo per ciò raccolti quanti vi aveano ne’suoi stati abili artieri, gl’impiegò tutti nel ricostruir Babilonia, profondendovi tutte le ricchezze dell’ arti loro. Non si ripeterà qui la descrizione succinta che si è data di questa città magnifica all’ articolo della sua fondatrice. Diviene cosa impossibile lo sceverare ciò che fu invenzione di Semira-anide da quello che Nabucodonosor vi aggiunse. Ma nulla eravi al certo che pareggiasse Babilonia dopo che questo principe vi ebbe data l’ultima mano in tutto ciò che sino allora erasi dall’industria umana immaginato. Egli ammirava sé stesso nel contemplar la sua opera, e riputandosi al di sopra dell’umanità esclamava con trasporto : Non fui io forse quegli che ha eretto questa gran Babilonia ? Un giorno in eh’ egli andava pascendo il suo spirito di quest’idea orgogliosa, Dio lo degenera improvvisamente dalla specie umana castigandolo con una malattia che gli persuade