II. — Armeni Cattolici (2). L’unione con Roma incominciò dall’arrivo delle Crociate. Nel 1198 fu proclamata soltanto nell’Armenia del Sud, ma alla caduta del Regno di Cicilia, fondato dai Crociati nel 1375, le relazioni con Roma divennero rare. Nel 1740 gli armeni cattolici di Siria elessero un Catholicos, che conservò il nome di Catholicos di Sis e di Cilicia. Egli si recò a Roma, ricevette la conferma dal Papa e poi fissò ¡la sua residenza al Libano con giurisdizione sugli armeni cattolici della Siria, della Mesopotamia, della Palestina e di Egitto. Gli armeni cattolici di Costantinopoli e delle provincie settentrionali dell’impero ottomano erano dipendenti, sul punto di vista religioso, dal vicario apostolico latino di Costantinopoli, mentre, sul punto di vista civile, tutti gli armeni dell’impero erano sotto l’autorità del patriarcato armeno gregoriano di Costantinopoli sino al 1831. In quest’anno il governo turco diede agli armeni cattolici un capo civile ; il capo religioso, chiamato Arcivescovo Primate, con giurisdizione sui fedeli fino allora sottomessi al Vicario Apostolico latino, fu nominato direttamente da Roma. (2) Janin : 428.