-Ss- ogni Vescovo nella sua diocesi era assistito da uin consiglio che esercitava una vera autorità. Il Patriarca di Costantinopoli approvò tutte queste riforme. I titoli di Metropolita e d’Arcivescovo erano puramente onorifici e non davano, a chi l’otteneva dalilo Tsar, altro potere all’infuori di quello dei Vescovi. I1 governo russo, sino alla rivoluzione, ha impiegato ogni mezzo, non escluse le persecuzioni più spietate, per indurre i suoi sudditi cattolici di rito orientale ad entrare nel seno della chiesa nazionale. Clero bianco e clero nero. — Il clero bianco era il clero secolare e comprendeva quei sacerdoti addetti alle parrocchie e che, in via ordinaria, erano poveri, ignoranti e 'disprezzati. L’esercizio del loro ministero si limitava a battezzare, a sposare e a seppellire. Obbligato a guadagnare il vitto .per sè e per la sua famiglia il pope non aveva tempo per studiare, catechizzare, predicare e dirigere le anime. Il clero si divideva in quattro classi : preti, diaconi, cantori e sacrestani. I membri di ogni classe si sposavano fra di loro, ereditavano le loro funzioni dal padre e, in linea ordinaria, non cercavano di passare da una classe affl’altra.