DEI RE LOMBARDI IN ITALIA 3og Fleury dica eli’ essi avevano' dimorato in Pannonia per quattrocento anni, mentre Sigeberto e Paolo diacono notano espressamente eh’ essi vi rimasero per soli quarantadue. Alboino lor re, soccorso dagli Abari, razza di Unni che. abitavano quella parte che chiamasi oggidì la Moldavia, estese nell’anno 566 i limiti de’.suoi stati a pregiudizio dei Gepidi da lui disfatti in una battaglia in cui perì il loro re Unimondo. Questa fu 1’ epoca della rovina di tale nazione. I Gepidi non ebbero più mai altri sovrani ; essi furono sottomessi parte ai Lombardi e parte agli Abari, che pur s’impadronirono della Pannonia dopo che i Lombardi 1’ ebbero abbandonata per passare in Italia. La più parte degli autori attribuiscono l’invasione di quest’ ultimi in Italia alle sollecitazioni di Narsete che ve li chiamò, dicesi, per vendicarsi dell’ imperatore Giustino e dell’imperatrice Sofia; ma come prova Muratori, essa è una favola immaginata dai nemici di quel grand’ uomo. Gaillard prova ( Meni. de l’Acad. des Bell. Letlr. T. XXXII.) che i Lombardi avevano abbracciato il Cristianesimo sino dalla fine del secolo V; ma l’eresia ariana corruppe poscia la loro credenza. Paolo diacono descrive sulle pitture che vedevansi al suo tempo la foggia di vestire dei primi Lombardi. Essi rasavansi la parte posteriore della testa, e scompartivano il rimanente della capigliatura in modo che cadendo egualmente dalla fronte lungo le gote, si univano alla lunga lor barba di rimpetto alla bocca. Le loro vesti succinte ma assai larghe, erano ordinariamente di tela e listate di ampie fetuccie. Eglino non avevano dapprima per calzari che una spezie di sandali i quali lasciavano allo scoperto tutta la parte supcriore del piede. Vi sostituirono poscia delle uosa di cuoio, cui ricoprivano di altre uosa di stoffa, o di tela rossa alla foggia italiana, quando montavano a cavallo.