36a CRONOLOGIA STORICA » e cli’cgli ne lo assolveva plenariamente. Alcuni scritto-» ri nullameno, tra’quali Sigonio (de regno Italiae) pre-» tendono che malgrado 1’ assoluzione , cotesto principe » irrequieto nella sua coscienza, o temendo di essere ri-» putato quale spergiuro, ebbe ricorso ad un espediente, » che fu di non intervenire egli stesso alla testa della « sua armata nello stato di Benevento, ma di rimetterne » la condotta a sua moglie Engilberga acciò facesse la » guerra in suo nome e sotto i suoi ordini. Egli venne a » Capua, e in cammino sbaragliò più volte i Saraceni » obbligandoli a ritirarsi in Taranto. E spinto ancor più » dal desiderio di vendicarsi di Adelgiso, fece ogni suo » sforzo per impadronirsi di Benevento. Dicono alcuni au-» tori, che Adelgiso fu talmente spaventato che se ne » fuggì nell’isola di Corsica; ma ossia che non gli sia ” riuscita la sua evasione come dice Erkempert, o che » alcuni conti di lui vicini e il papa stesso siensi intro-« messi per rappattumar questo principe coll’imperatore, fu conchiusa la pace, e Adelgiso in un a quelli del suo » partito rientrarono nella sua buona grazia » . Partito l’imperatore, gli affari del ducato di Benevento trascorsero ad estremo decadimento. Quando i Saraceni 10 videro lontano, ripreso ardire, si misero a saccheggiare al ior modo solito i territorii di Bari e di Canne. Tre volte Adelgiso aprì la campagna per dar loro la caccia , ma venne sempre respinto con perdita (Erkempert, Chron. c. 38), Non potendo Adelgiso ottenere dall’imperator Carlo 11 Calvo verun soccorso contra que’barbari, malgrado le pressanti sollecitazioni di papa Giovanni Vili, prese il partito l’ anno 877 di far secoloro la pace. Egli aveva però dei nemici domestici, le cui prave macchinazioni gli riuscirono vieppiù che quelle non furono degli stranieri. Suo genero e i suoi nipoti unitisi ad altri scellerati cui egli riguardava per amici, lo uccisero a tradimento l’anno 878 0 879. Del suo matrimonio lasciò una figlia appellata Agiltrude, maritata a Gui, duca di Spoleto, che divenne poi imperatore (Erkempert, Chron. c. 4°)-