188 CRONOLOGIA STORICA in cui fu obbligato ili prender la fuga al ritorno di Giustiniano II. Nel corso del suo regno il generale Eraclio di lui fratello riportò considerevoli vantaggi sopra i Saraceni nella Cappadocia ed in Siria. 7o5. GIUSTINIANO , riascese il trono mercé il soccorso di Terbcllis re dei Bulgari verso la fine del jo5. lattosi condurre nel circo in mezzo al popolo Leonzio che era stato levato fuori del suo monastero, e Absimare già arrestato nella sua fuga, li calpestò sotto i piedi, poscia fé’ loro troncar il capo. Il generale Eraclio e i primarii ufliziali della sua armata furono impesi, e si cavarono gli occhi al patriarca Callinico. Q ' ti di vendetta abitanti. Ingrato del pari verso i suoi benefattori, che crudele co’ propri nemici Giustiniano fece guerra nel 708 ai Bulgari che lo avevano ristabilito, ma da queste spedizioni non altro incolse che vergogna. L’anno dopo ordinò al patrizio Teodoro che comandava 1’ armata imperiale in Sicilia di far vela verso la città di Ravenna onde punirla dell’esultanza dimostrata per la sua deposizione. Essa aperto avendo senza far resistenza le porte fu saccheggiata e abbandonata alle fiamme, dopo aver preso i primarii de’suoi abitanti per trasportarli a Costantinopoli ove finirono i loro giorni con diversi supplizii. La città di Chcrsone nella Crimea era agli occhi di Giustiniano ancor più colpevole per aver formato il progetto di assassinarlo o dì consegnarlo a Tiberio. Risolto di desertare tutta la Crimea, spedì quivi grossa flotta comandata dal patrizio Stefano clic fe’ manbassa su quanto scontrò nella città e nella provincia. Non fu risparmiato che un piccol numero di abitanti i più distinti, che furono imbarcati per Costantinopoli. Giustiniano ne diede un orribile spettacolo facendo arder vivi gli uni e affogar gli altri in mare. Stefano aveva risparmiato i fanciulli di Crimea; ma il barbaro imperatore gli spedì una nuova flotta per continuar il macello. Quegli abitanti ch’cransi salvati colla fuga, intesa ch’eb- GIUSTINIANO II ristabilito. furono succeduti dal macello soldati e di