DEGLI IMPERATORI D’ ORIENTE i95 succedette 1’ 8 settembre 780 a suo padre. La madre attesa la poca età sua prese il governo dell’ impero, e per assicurarsi contra i suoi quattro cognati figli di Coproni-mo, ella cominciò dal farli ordinar preti. Nè parendole ancora bastante una tal precauzione, fece cavar gli occhi al primogenito, e tagliar la lingua agli altri tre, poi li cacciò in esilio ad Atene, ove poscia vennero d’ ordin suo sacrificati. IRENE, non trattò con minore crudeltà verso il figlio. Questo principe, come si vide maggiore, avendo voluto riprendere di sua mano l’autorità di cui essa non era che depositaria, ella riguardò quale congiura simile intrapresa, e lo fece rinchiudere nel palazzo dopo averlo fatto battere. Costantino liberato nell’anno 790 da questa prigionia relegò lei stessa entro un castello, ma due anni dopo sedotto dalle sue moine richiamolla. Questa madre vendicativa e snaturata cercò di condurre il figlio a perdizione. Con questo barbaro proponimento ella lo consigliò nell’anno 795 a ripudiare su^ moglie Maria onde sposar Teodota, una delle damigelle al seguito della giovine imperatrice. Queste nozze, come aveva ben preveduto Irene, sollevò contra lui tutto il clero. Irene allora si pose dal lato dei malcontenti, corruppe i principali ministri e fe’ porre suo figlio in un carcere , ove per ordine di lei se gli cavarono gli occhi con tanta violenza che ne mori il 19 agosto 797 nell’ anno diciassettesimo del suo regno. Egli lasciò di Maria una figlia chiamata Eufrosina che sposò Michele il Balbo. Irene regnò sola circa cinque anni sino al 3i ottobre 802, in cui fu deposta in una generale sollevazione. Quest’è la prima donna che siasi assisa in proprio nome sul trono dei Cesari. Morì essa il 9 agosto 8o3 nell’isola di Lesbo ove l’avea esiliata l’imperatore Niceforo. Il maggior merito di questa principessa fu di essere stata zelante per la religione Cattolica. Fu dessa che procurò la tenuta del settimo Concilio generale. Ma questo servigio da lei reso alla religione non cancellerà giammai agli occhi della posterità i delitti di questa donna detestabile, che per soddisfare la sua ambizione, fece perire i propri cognati e il proprio figlio.