3io CRONOLOGIA STORICA I. ALBO INO. 568. ALBOINO, figlio di Audoino, decimo re dei Lombardi fuori d’Italia, e di Rodelinda figlia di Teoda-bart, e nipote dal canto di sua madre Amalfredda di Teodorico re degli Ostrogoti, esci di Pannonia il giorno dopo Pasqua 2 aprile 568 alla testa di un esercito composto di Lombardi, Gepidi, Bulgari cc., entrò in Italia dalle Venezie, di cui prese quasi tutte le città, di qui passò in Liguria, s’ impadronì di Milano il 4 settembre 56g, fé’ rapidamente il conquisto del rimanente paese, e non trovò resistenza che nella sola Pavia. Questa piazza non si arrese che nell’anno 572 dopo un assedio di tre anni, durante il quale Alboino soggiogò in parte l’Emilia, la Toscana, l’Umbria, e il ducato di Benevento. Alboino terminò finalmente il corso delle sue prosperità con quello della sua vita il 28 giugno 573 (Muratori), avendo regnato, secondo Paolo Diacono, tre anni e mezzo in Italia, contando dalla presa di Milano. Tutte le sue conquiste furono alla sua morte divise in differenti ducati ch’egli aveva distribuiti agli uffiziali che lo avevano meglio servito. Alboino ebbe due mogli, Closdovinda figlia di Clo-tario 1, re di Francia, che non gli diede prole, e Ro-smunda figlia di Cunimondo re dei Gepidi, ch’egli aveva ucciso di sua mano in una battaglia. Obbligata dal suo sposo a bere nel teschio di suo padre, di cui usava a foggia di coppa, ella vendicossi di tale insulto col farlo assassinare. Alboino lasciò di lei una figlia chiamata Ab-swinde, che fu mandata a Costantinopoli dall’ esarca Longino dopo la morte di sua madre. Rosmunda ebbe una fine condegna. Ritiratasi a Ravenna con Elmigisio di lei amante ed uccisor del suo sposo, perirono entrambi di veleno somministratosi scambievolmente ( Zanetti del regno de’ Longobardi T. I.). La difesa de’Romani contra Alboino fu degna di alto dispregio; non apparisce eh’ essi abbiano a lui presentata una sola battaglia. Nonostante Alboino non solamente non intraprese la conquista di Ravenna, nè quella di Roma, ma lasciò in poter dei Romani cin-