DEI RE DI GERUSALEMME 395 avendo altra milizia clie ventunmila fanti, e milacinque-cento cavalli. Tosto essi strinsero la piazza d’ assedio (i) c la presero in capo di cinque settimane ovvero trentanove giorni (2) il venerdì i5 luglio a tre ore dopo mezzogiorno (3), lo che fu notato siccome il giorno e 1’ ora stessa della morte di Gesù Cristo. Ma ciò che non è meno osservabile è la maniera con cui i crociati si diportarono nel loro ingresso nella città Santa. Spinti da un misto di zelo e di ferocia passarono a fil di spada la guarnigione e gli abitanti senza veruna distinzione. Indi sazii di carnifìcina deposero 1’ armi gocciolanti di sangue e comparirono uomini tutto diversi. Li si videro a pie’ nudi e colla testa bassa cantar inni, avvanzarsi verso il santo Sepolcro e cogli occhi bagnati di lagrime prosternarsi alla vista di quel sacro monumento, oggetto della loro penosa e pericolosa spedizione ; tanto è inconseguente l’umana natura nelle sue affezioni, e in alcune occasioni passa rapidamente dall’una all’altra estremità! Si parlò in seguito opposero i luogo in cui il Salvatore aveva sofferto ed era stato coronato di spine, ma bastare di creare un dei crociati per custodir la città e distribuire i tributi e le altre rendite che riscuotevansi nel paese a quelli che s’incaricassero di difenderlo: Non debere ibi eligi regem ubi Deus passus et coronatus est ... . sed esset aliquis advocatus qui et cwitatem custodiret et custodibus civitatis tributa re- (1) Sigeberto c Raule di Diceto, ci fanno sapere, che negli ultimi olio giorni dell’ assedio, ì crociati penuriando d’acqua, facevano per ottenerne , il giro della piazza in ginocchio. (2) Pompeo che aveva un’oste sen^a confronto più forte che quella dei crociati, impiegò tre mesi nell’ assedio di Gerusalemme. Se non che Gerusalemme al secolo XI, non era che l’ombra di ciò eh’ essa fu al tempo di Pompeo. <3) Il Tronci (Memor. della città di Pisa p. 35.), attribuisce ai Pisani la gloria di essere siati i primi a montare all’ assalto , e di aver piantato lo stendardo della Croce sulla terra la più forte, che chia-mossi dappoi il castello di Pisa. Ciò chr è certo si è che i Veneziani, i Pisani, e i Genovesi erano venuti per mare ad unirsi coi crociali. di eleggere un re di Gerusalemme, ma vi si vescovi, dicendo non dovervi esser re in un