472 CRONOLOGIA STORICA gionieri di I’rione alla vista degli assediati. Mathos osservando che Annibaie non si teneva gran fatto guardingo come lo era il suo collega, sorte dalle sue trincee, sorprende Annibale, uccide gran numero di Cartaginesi, ne fa molti prigionieri, c fra gli altri Annibaie stesso. Tosto Spendio è levato di croce, e in suo luogo posto Annibaie, c a lui d1 intorno trenta dei principali prigionieri Cartaginesi. La repubblica rinvia Annone con tutta la gioventù di Cartagine in istato di portar l’armi. Trenta senatori deputati presso i due generali, gli scongiurano in nome della Iiatria a sacrificare pel bene comune la loro gelosia ed i oro privati risentimenti. Annone ed Amilcare divengono amici. Il secondo, trovandosi in istato di agire offensivamente, attacca i nemici ovunque gli incontra e gli sbaraglia. Finalmente s’impiglia un generale combattimento. Sino dal primo urto i mercenarii prendon la fuga e sono quasi tutti uccisi. Le città ribellate, ad eccezione di Utica ed Ippacra, aprono le porte ai Cartaginesi. Amilcare assedia quelle due piazze, e ben presto se ne impadronisce. Mathos è preso : serve d’ornamento al trionfo del vincitore, c vien poscia condotto al luogo dell’ esecuzione, dove termina con morte ignominiosa e crudele una vita imbrattata dei tradimenti più neri, e delle più esecrande barbarie (238). Così finì questa guerra che i Greci appellarono inespiabile a motivo dei furori ai quali essa diede luogo dall’una e l’altra parte. Ella avea durato un pò più di tre anni, e ancora ardeva quando i mercenarii di Sardegna si dichiararono contro ¡Cartaginesi. I Romani mancando ai principii della giustizia e dell’onore avevano protetto que’ribelli. Cartagine, rifinita da tutte le perdite fatte, è costretta in un nuovo trattato di cedere ai Romani la Sardegna, ed aumentare il tributo eli’essa pagava di mille c dugento talenti (237) per le spese di 1111 armamento, cui per verità Roma non avea fatto che pei suoi propri interessi. Questa condotta, e molti altri motivi di mal contentamento inspirano ad Amilcare il progetto di rendersi padrone della Spagna, sperando clic il successo di questa spedizione fornirebbe alla sua patria delle truppe da opporre all'insaziabile avidità de’Romani. Cartagine seconda le sue mire, e gli affida il comando di un’armata destinata all’esecuzione de’suoi disegni. Il ge-