52 CANTI ILLIRICI Sulle spade e le lancie guerresche, Sulle mazze e i busdóvani. 245 E accorre re Vucàssino, Lo colpisce con quella guerriera lancia, Feriscelo nel mezzo del cuore vivo. Allor dice Moncilo il capitano : Scongiuroti, re Vucàssino, 250 Tu non prendere la mia Vidosava, Vidosava, l’infida mia, Perchè e il capo tuo perderà. Oggi me a te tradì, E domani te ad altri. 255 Ma tu prendi la mia dolce sorella, La sorella mia dolce, Gerosima: Ella a te sarà sempre fedele, Ti genererà un eroe, come me. — Ciò dice Moncilo il capitano, 260 Ciò dice, e combatte con l’anima: Ciò profferisce: lieve l’anima spira. Quando fu morto Moncilo il capitano, E della città s’aperser le porte. Poi esce la cagna di Vidosava, 265 E attende Vucàssino re: Lo conduce nella candida torre, Lo colloca in seggiola d’oro, Lo serve di vino e acquavite, E ogni signorile delizia. (244) Busdovano, globo di ferro grosso, con aste ottuse sporgenti e manicocorto, che gettavasi sul nemico. (249) Ama.net, deposito, in turco. Vale: T’affido, quasi deposito sacro, questa preghiera estrema. (255) Uzmi. Assoluto, come il prendere nostro. (260) S’dusciom se bori. Coll’anima uscente. Combatte con la morte. (261) Senza agonia e senz’ira. (263) Riempitivo : come ecco. (268) Ugosti, Gost, ospite, oste.