3o8 CRONOLOGIA STORICA a Babilonia. La morte di questo favorito era stata la conseguenza di uno stravizzo. La sorte stessa attendeva Alessandro in Babilonia. Gl’indovini di Caldea, sentendo il suo disegno di recarsi colà, fecero ogni sforzo per distoglierlo da questo viaggio, di cui temevano un esito infelice. Alessandro però disprezzando i loro consigli, venne a Babilonia, e senza aver provato nessun incomodo nel brevissimo soggiorno che vi fece, partì per andare a far guerra agli Arabi. Finita prontamente anche questa spedizione, ritornò in Babilonia, e si abbandonò senza misura alla gozzoviglia. Una violenta febbre da questa prodotta lo avvertì ben presto che si avvicinava l’ora sua estrema. Avendo fatto a lui venire Perdicca gli consegnò il suo anel- lo senza voler designare il suo successore. Lascio, dic’egli morendo, il mio impero al più degno ; ma veggo che i miei amici celebreranno i miei funerali colF armi in pu- fno. La sua morte avvenne il 28 del mese macedonico loesio che corrisponde al 19 luglio dell’anno 324 (1) avanti l’era cristiana nell’anno suo 33.° Questo avvenimento afflisse la regina Sisigambi madre di Dario a tale che per non poter sopravvivervi, si lasciò morire di fame. Ciò che Alessandro avea predetto dover accadere intorno la sua successione, fu dall’esito avverato. I suoi generali tostochè egli ebbe chiusi gli occhi e prima di pensare ai suoi funerali, si unirono insieme per deliberare sulla forma da darsi al governo. Dopo sette giorni di deliberazione, essi accordaronsi di creare un fantasma di re nella persona di Arideo figlio naturale del re Filippo, di cui mutarono il nome in quello di suo padre. Era questi una specie d’imbecille, il quale dopo aver dato di sè nei primi suoi anni grandi speranze, perdette le belle qualità che in lui spuntavano per opera di un beveraggio cui gli fece tranghiottire la gelosa Olimpia moglie dì suo padre. Per assisterlo nel rappresentar la sua parte gli fu dato a tutore Perdicca che avea avuto gran parte nelle conquiste di Alessandro, e siccome quest’eroe lasciava la sua sposa Rossane gravida di sei mesi, fu fermato che ov’ella desse (l) Giusta Petavio. V. la nota alla (ine dei re ili Macedonia,