466 CRONOLOGIA STORICA dugentoventi vascelli carichi di preda, dei quali non ne salvano che ottanta. Cartalonc edAsdrubale III, generali dell’armata Cartaginese in Sicilia, vi riportano alcuni vantaggi. 11 primo s’impadronisce di Agrigento, lo riduce in cenere, e trasporta gli abitanti in Olimpico. L’altro ritoglie ai Romani Corsu-ra. Amilcare nella Numidia e Mauritania, punisce colla pena della croce i capi di quelli che aveano abbracciato il partito de’Romani^ un altro gran numero viene passato a fil di spada: altri non salvano la vita che a prezzo di molto denaro. 254. I due consoli, dopo avere restaurata la loro flotta, ritornano in Sicilia verso la fine del mese di maggio, s’impadroniscono di Ceflalledio e Cartalonc ed obbligano a levare l’assedio di Trapani. Vengono poscia a formare quel- lo di Palermo, capitale della Sicilia Cartaginese. Dopo un lungo assedio, Palermo vien preso. 253. I nuovi due consoli, Gneo Servilio Cepione, e C. Sempronio Bleso muovono per l’Africa verso la fine di maggio. Èssi cammin facendo s’impadroniscono di alcune citta sulla spiaggia. Un colpo di mare getta la loro flotta contro l’isola de’Lotofagi e lor rompe cencinquanta va-* scelli. Una nuova burrasca ed un altro naufragio terminano di rovinare la loro marina. Il senato ed il popolo rinunciano alla guerra per mare. I Cartaginesi, rimasti soli padroni di questo, non lasciano ai Romani che sessanta vascelli per proteggere le spiaggie d’Italia, e pel trasporto delle truppe in Sicilia (252). Roma sente finalmente la necessità di avere una flotta, e la fa equipaggiare. Cecilio Metello, proconsole, accampato sotto le mura di Palermo nel tempo delle messi, cioè a dire verso la fine di giugno, sconfigge Asdrubale in Sicilia, uccide ventimila Cartaginesi, ventisci elefanti, e centoquattro ne prende. I Romani cominciano a non aver più timore di cotesti animali. Asdrubale se ne fugge ( 251 ) e i Cartaginesi lo condannano a morte. Prima del mese di luglio, una nuova