38 CRONOLOGIA STORICA seilio di Teodosia (3g2) e 1’ anno seguente si lese padrone della piazza. Fece dei doni considerevoli agli Ateniesi, di lui amici ed alleati, i quali per riconoscenza gli conferirono il diritto di cittadinanza. Molti celebri Greci passarono alla sua corte onde aver parte alle sue largizioni. Egli s’ebbe a sostenere aspre guerre contra gli Eraelei, sui quali riportò ragguardevoli vantaggi} ma dovette prima colla sua prudenza e la sua accortezza trionfare (fella fellonia di alcuni comandanti della sua flotta clic aveano dell’intelligenze coi nemico. Leucon, resone consapevole, li trattiene presso di sè, facendo sembiante di metterli più al coperto dall' ingiuria e dalle conseguenze di una falsa accusa, ove mai il riuscimento della battaglia non rispondesse alle sue speranze. Questi uffiziali riguardano allora come un segno il’amicizia la bontà eli’ egli aveva di affidare ad altri il comando de’loro vascelli durante il conflitto 5 ma terminatasi felicemente la guerra, il re produce le prove del loro tradimento e li fa tutti morire. Si attribuisce a questo principe di essere stato il primo a collocare dietro i propri soldati un corpo di truppe straniere con ordine di dar loro addosso, ove venissero a rinculare; onde porli con questo alla necessità di vincere o morire. Polyano gli fa ancora onore di un tratto di destrezza e di prudenza consumata. Viene informato di una cospirazione tramata contro di lui da alcuni cittadini, ed anche da’suoi migliori amici. Egli raduna, quanti più gli è possibile, banchieri e negozianti , espone loro in via confidenziale che per una data somma ili denaro gli veniva offerta la consegna di un’importante piazza, in cui esistevano depositati i tesori del nemico, c promette a ciascun di essi una quota proporzionata alle sovvenzioni che fosse per contribuire. La speranza del guadagno fa si che si aprano tutte le borse , quantunque ragguardevolissima fosse la somma richiesta. Quando il re la vide raccolta nei suoi scrigni , chiamò di nuovo i creditori, e manifestò loro ingenuamente la propria situazione, la quale voleva che per preservare i loro beni, non solamente essi difendessero la sua persona, ma eziandio che lo coadiuvassero a dissipare i congiurati. L’interesse che gli univa si macellerà allora sotto le apparenze dello zelo e supplisce