3o6 CRONOLOGIA STORICA lessandro chiamò Ermolao alla sua presenza. Questo giovine confessò il suo delitto, ma anziché mostrar pentimento, caricò il monarca di rimbrotti. La morte fu il castigo della sua temerità. Ma se tal punizione eccitò dei rumori, quella che Alessandro fece provare al filosofo Callistetic non rivoltò meno per la sua atrocità gli spiriti. Era stato Aristotile maestro di Callistene, che lo avea collocato presso questo principe onde moderasse l’impetuosità del suo carattere. Ma l’effetto mal corrispose alle cure del maestro, e il filosofo dovette attribuire al solo suo orgoglio il cattivo frutto delle sue lezioni. Censurando egli senza riguardi ciò che giudicava riprensibile nella condotta del principe , e osando pure d’inalzare i suoi scritti al di sopra delle conquiste di quest’eroe, lo irritò a segno che risolvette di disfarsi di esso sotto pretesto che fosse entrato contro di lui in una cospirazione. Egli non volle, a dir vero, farlo morire; ma immaginò per vendicarsi un supplizio più crudele della morte, poiché gli fe’ tagliare il naso, le orecchie, le labbra, e chiudere a guisa di cane in una gabbia di ferro per esser tratto in tal forma dietro il suo seguito. Lisimaco allievo di Callistene, commosso dalla deplorabile di lui situazione, credette rendergli servigio facendogli giunger del veleno onde liberarlo dalla sua miseria (327}. Questo tratto di compassione fu però riguardato dal monarca come un delitto, e se prestasi fede a Giustino 1. XV. egli si vendicò di Lisimaco facendolo esporre al furor di un leone. Ma il filosofo, così lo stesso Giustino, avviluppandosi il braccio nel suo mantello, ebbe la forza di strappar la lingua alla fiera nell’atto ch’essa si avventava contro di lui a gola aperta; prodigio, continua Io stesso storico, che sorprese talmente Alessandro, che collocò in seguito Lisimaco nel novero de’suoi più intimi amici. Gli Sciti situati sulle spiaggie del mar Caspio non aveano giammai portato il giogo di veruna potenza straniera. Fu questo per Alessandro un motivo di dichiarar loro guerra, onde avere la gloria di essere stato il primo a soggiogarli. Passato il Jassarte diede loro sanguinosa battaglia in cui la vittoria rimase lunga pezza incerta. A-lessandro fu ferito da una freccia, rimanendogli il ferro