CANTI ILLIRICI 131 Sire Lazzaro, illustre potestà, Qual vuoi eleggere impero? O vuoi l’impero celeste O vuoi l’impero terreno? 15 Se vuoi l’impero terreno, Sella i cavalli, stringi le cigne, Le possenti spade cingete, E su i Turchi impeto fate: Tutta perirà la Turca oste. 20 Ma se vuoi l’impero celeste, E tu fa in Cossovo un tempio; Non gli condurre le fondamenta di marmo, Ma di pura seta e scarlatto. Poi comunica e dispon l’oste: 25 Tutta perirà l’oste tua; Tu di certo perirai seco. — E quando il Sire ascoltò le parole, Pensa il Sire, e ripensa: Buon Dio, che fo io, e come? 30 Quale scegliere impero? Debbo l’impero celeste? O debbo l’impero terreno? S’io prescelgo l’impero, Prescelgo l’impero terreno, 35 Per poco è ’1 terreno impero; (11) Lett. ginocchio ch’è come dir seggio o trono. Io pongo podestà rammentando quel di Dante .....la nemica podèsta. [Infer., VI, 96]. (13) Volisc, risponde al lat. mavis. (22) I Lat. agere, ducere, in simil senso. (23) Vale : addobbala sotterra preziosamente così come sopra. (24) Naredi: porre in ordine vale e dell’ordine materiale e della disposizione dell’animo. (27) La lettera parla. (28) Lett. pensa in tutti i versi. (33) Qui la ripetizione dice l’incertezza deil’animo.