CRONOLOGIA STORICA possibilità di ricuperare la loro indipendenza, fortifica Siracusa ch’era di già fortissima, e fa una nuova ripartizione delle terre, le migliori delle quali sono aggiudicate a’suoi amici, ed a’suoi protetti, come pure le abitazioni dell’isola. Tuttavia l’amore della libertà e l’odio alla tirannia man-tenevansi costantemente nc’ cuori. Dorico, uno dei primi ministri di Dionigi, impiega dapprima le minacce, e poscia la violenza onde spegnere la prima fermentazione. I malcontenti dopo averlo messo a morte s’impadroniscono di Epipoli, posto il più vantaggioso dei dintorni di Siracusa, ed inviano a chieder ai Messinesi o Reggiani dei soccorsi che vengono loro accordati. Dionigi viene relegato nell’isola senza poterne uscire, e ad altissimo prezzo viene posto il suo capo. 11 tiranno deputa ai malcontenti e domanda il permesso di uscir di città e di portar seco ciò che gli apparteneva. La sua proposizione viene accolta con incredibile gioja. Durante queste trattative mila e dugento Campani, che i Cartaginesi lasciato avevano di guarnigione in Sicilia e trecento soldati stranieri, da Dionigi istigati, giungono, sorprendono i malcontenti, molti ne uccidono e si fanno strada sino a Dionigi. Con essi il tiranno fa una sortita contro quelli clic lo tenevano rinchiuso, e li mette in fuga. I Lacedemoni, benché dichiarati nemici della tirannia, non arrossiscono di favoreggiare il partito di Dionigi, cui essi volevano far entrare ne’loro interessi. Il tiranno si fa forte vieppiù, e si pone al coperto di qualche nuova intrapresa sia coll’aumentare le fortificazioni della sua cittadella, sia col disarmare i Siracusani, sia col prendere al suo soldo milizie e guardie straniere. 4o3. Dionigi per esercitar le sue truppe si dispone di far dei conquisti sui suoi vicini. Toglie e poscia restituisce la libertà agli Ennei ; patteggia cogli Erbibeni cui non può soggiogare : accetta la città di Catania che gli vien consegnata dal comandante Arcesilao; si rende padrone di Nasso col soccorso di Prode guadagnato col denaro : pat-teggia coi Leontini che gli cedono la loro patria pel diritto di cittadinanza in Siracusa, e deviene a una convenzione con que’di Reggio o Messina (402)-