376 CRONOLOGIA STORICA ra. Gelone marcia allora contro di essi, gli costringe a chiudersi nella loro città, costà gli assedia, e li costringe di arrendersi a discrezione. Il vincitore distrugge Megara, ma tratta con bontà i ricchi, e fa trasportar fuori di Sicilia il soverchio numero di popolaccio che vi esisteva, onde rendere meno frequenti le sedizioni. 488. Gelone riporta in quest’anno^ ch’era il primo della 73.“ olimpiade, il premio alla corsa del carro ne’ giuochi olimpici. La potenza de’Cartaginesi essendosi resa già formidabile, Gelone conosce che a preservar la Sicilia dal lor giogo, conveniva indebolire per tempo quella rivale. I Greci ricusano di unirsi a lui, malgrado il molto interesse che vi avevano a farlo pel loro commercio (484)- Il ve di Siracusa solo s’addossa tutto il peso della guerra, attacca i Cartaginesi uniti cogli Egestani, e ottiene sugli uni e sugli altri segnalata vittoria. 48o. Gelone ricusa alla sua volta di soccorrere i Greci contro Serse che minacciava di total rovina tutta Grecia . a meno eh’ essi non vogliano dichiararlo generale della Grecia. Per non essere stata accolta questa condizione, egli invia Cadmo con tre vascelli, ciascuno a cin- T1RANNI DI AGRIGENTO. si chiamava Leodama. Rimasto in età assai giovanile privo di padre e di madre, si sposò con Erithia, da cui ebbe Pauvola. Nato Falaride con un’ ambizione eccessiva, grandissimo coraggio, molto spirito c molta destrezza, diede sospetto ai suoi concittadini eh’ egli agognasse la tirannia. Fu scacciato daAstifalea, lasciandovi la moglie ed il figlio, e si ritirò in Agrigento con grandi ricchezze, di cui seppe giovarsi per guadagnare l’amore degli Agrigentini. Ma abusando del loro attaccamento, egli ne divenne ben presto il padrone (564), c versò anche il sangue di quelli cui egli imaginava essere nemici della sua tirannia. Conosceva nondimeno il potere della clemenza, ed esercitava