DELLA SICILIA 427 dezza, Geroclc lo fece riporre nella sua abitazione e l’allevò con ogni possibile sollecitudine. Il fanciullo ritrasse da quest’ educazione tutto il frutto che doveasi attendere. Cerone giunto alla corona di Siracusa non per misfatti, come usurpatore, ma in forza di que’ diritti cui la virtù e i talenti possono concedere ad un grand’uomo, clic vuol essere il salvatore ed il padre di un popolo sfortunato è costretto di difendersi contro i Romani. Questi sollecitati dai Mamertini aveano spedito C. Claudio, tribuno legionario, in loro soccorso (265). Questi giunge in Sicilia, e coadiuvato dai Mamertini sorprende Messina, e scaccia il comandante cartaginese. (264). I Messinesi stessi aprono ai Romani le porte. Gerone si unisce ai Cartaginesi onde respingere da tutta la Sicilia i Romani. Gerone, cd Annone sono battuti dal console Appio. I Romani assoggettano in poco tempo sessantasette piazze, e dis-pongonsi all’ assedio di Siracusa. Il re domanda loro la pace e facilmente la ottiene (1), giacché l’interesse della repubblica era di separar questo principe dall’alleanza de’ Cartaginesi; e questa pace durò per tutta la vita di Gerone, il quale nel corso di oltre cinquant’ anni di regno in Siracusa, non altro ambì clic la stima, l’amore e la felicità de’suoi sudditi. Intanto i due popoli più potenti della terra si contendevano il rimanente della Sicilia (Vedi Cartagine). Il re di Siracusa non prende altra parte nelle loro controversie se non di far giungere nelle occasioni de’soccorsi ai Romani. Nondimeno siccom’era di suo interesse che gli stranieri o mercenari non portassero nella guerra d’Africa le armi loro vincitrici sino in Sicilia, e che il poter dei Romani venii corso di cui eglino abbisognavano (Fedi Cartagine). Egli si (a) Le condizioni dal trattato di pace furono che Gerone rimetterebbe in libertà i prigionieri da lui fatti, tanto sui Romani che sui Ma ni erti ni, pagherebbe per le spese della guerra la somma di cento talenti d’argento, e rimarrebbe possessore pacifico di Siracusa e della città che ne dipendevano. Questo tra ila lo eh’ era circoscritto a quindici anni, divenne perpetuo pei vantaggi che trovarono i Roma ni e Geroue a viver tra essi uniti. Cartaginesi, Gerone accorda