DELLA SICILIA 4^3 dichiara pure per Fozio. Il papa non vuol riceverlo alla comunione : Fozio conferisce a Zaccaria la qualità di arcivescovo, dipendente però dalla giurisdizione metropolitana di Siracusa, trasferisce Gregorio alla sede di Nicea cd erige in arcivescovato il vescovato di Messina (862 dopo G. C. ). Intanto essendo morto Alaba, i Saracini eleggono per emiro Abdalah, di lui figlio; ma egli non governa lunga pezza la Sicilia, forse per non avere il re d’Africa ap- rrovata la sua elezione. Ciafagia è sostituito in sua vece, legati del papa, vinti dai mali trattamenti, le minacce e le promesse dell5 imperatore, hanno la debolezza di ap- Ítrovare la deposizione d’Ignazio, e l’ordinazione di Fozio. A ionia viene biasimata la condotta dei legati. Gregorio e Fozio sono condannati da un concilio (863 dopo G. C.). I Saracini vanno ognor più ingrandendosi nella Sicilia. Vien loro consegnato Neeto (864 dopo G. C. ) Essendo statori-stabilito Ignazio e deposto Fozio (867 dopo G. C.), fu trovato l’originale di un concilio generale contro il papa Nicolò, e delle prove della sua supposizione, scritte tutte dalla mano di Gregorio. Il concilio generale tenuto a Costantinopoli in quest’ anno, conferma ia condanna di Fozio, (869 dopo G. C. ). Eutimio, vescovo di Catania, ed altri nove prelati che avevano riconosciuto Fozio, domandano ed ottengono dal concilio il loro perdono. Il 29 novembre (870 dopo G. C. ) Maometto figlio e successore di Ciafagia viene da’ propri eunuchi assassinato ; essi sono arrestati e puniti. Ahmed gli succede per comando del re d’Africa. Maometto, re d’Africa, muore nel mese di novembre di quest’ anno (875 dopo G. C.). Viene sostituito da Ibraiino, e lascia Cairouan per venire in Sicilia. Vi riporta parecchie vittorie, e prende ai Cristiani molte piazze: ma non si conoscono da noi le particolarità di questi avvenimenti. ¡Nondimeno i Saracini, che non erano ancora padroni di Siracusa nè di Tauromcnio, si portano a far l’assedio della prima di queste città (878 dopo G. C.) L’imperatore Basilio ordina al patrizio Adriano, ammiraglio dell impero, di recarsi al soccorso di questa piazza. Questi sotto pretesto di attendere nel Peloponneso il vento favorevole, dà tutto il tempo ai barbari d'impadronirsene. Gli assediati sono ridotti a mangiar il pane di ossa polverizzate di animali e poscia