CRONOLOGIA. STORICA scia in Argo oiule intervenire ai giuoclii ncmci. Mentre è a questa festa, sbarca il tribuno Sulpicio con un corpo di truppe tra Sicione e Corinto. Filippo abbandona i giuochi, »■ gli va incontro. Combattimento in cui i Romani fanno sforzi straordinarii per impadronirsi di Filippo già scavalcato, ma non vi riescono. Filippo rialzato da’suoi, e rimontato di nuovo a cavallo, si porta ad accampare cinque miglia distante, e all’indomani attacca un castello, ove fa quattro mila prigionieri. Ma in questo mezzo un’ escursione di barbari lo richiama in Macedonia. 205. Filippo stanco di guerreggiare i Romani fa esibir loro proposizioni di pace, che Panno seguente vennero accettate. Egli rinuncia per conseguenza all’ alleanza dei Cartaginesi, che sin allora non gli era stata di veruna utir lità, perch’essi non ne aveano adempiute le condizioni. ao3. Lega colpevole di Filippo con Antioco re di Siria per invadere gli stati del giovine Tolomeo Epifane, cui le leggi dell’umanità e della giustizia obbligavano di lasciare in possesso del regno d’Egitto lasciatogli da suo padre. 20i. Roma liberata dalla guerra de’Cartagiriesi dà retta alle querele che contro Filippo avanzano l’Egitto, Aita- lo re di Pergamo, i Rodii, gli Ateniesi ed alcuni altri alleati da lui molestati contro la fede del trattato tre anni innanzi concbiuso, e viene preso in senato di dichiarargli guerra. (V. Rodi) 200. Claudio Cento, proconsole, apre la campagna col saccheggio di Calcide. Filippo che trovavasi in Demetria-de accorre in aiuto della piazza. Ma giunto troppo tardi, cerca di vendicarsi sopra Atene, e rinvenendovi chiuse le potte, sfoga la sua collera contro i dintorni della città, le abitazioni di campagna, i luoghi pubblici, i templi, le tombe ecc. (200). Il console Sulpicio Galba per far diversione entra in Macedonia. Filippo riporta su lui dei vantaggi; ma uno sconsigliato ardore gli impedisce di profittarne ed egli stesso si trova esposto al maggiore pericolo. Tuttavia eseguisce una buona ritirata (Livio l. 3i.) 198. Il console T. Q. Flaminio spedito contro il re di Macedonia, resta dirimpetto a lui inoperoso per quaranta giorni, poscia lo attacca nelle gole dell’Epiro, e