3l2 CRONOLOGIA STORICA nuto Cassamiro ad assediarla per mare e per terra, la costrinse dopo aver provato la più vigorosa resistenza a rimettersi tra le sue mani. Risoluto di farla perire, ma non volendo attirare sopra di se l’odiosità dell’esecuzione, fece insinuare ai congiunti di que’ eh’ erano stati le vittime del suo furore a domandar vendetta delle crudeltà da lei commesse. Così essi fecero in una pubblica assemblea in cui fu condannata in assenza a perder la vita. Ella domandò invano d’essere sentita nelle sue difese. Sul riliuto di dugento soldati spediti per eseguire la sua sentenza di morte, i suoi accusatori stessi le tagliarono la gola,, supplizio ch’ella sostenne con molta costanza (Dioaoro 1. XVIII). Così perì la famosa Olimpia figlia, sorella, moglie, e madre di re, l’anno 3i6 avanti Gesù Cristo. Rossano, e il giovine Alessandro suo figlio davano ancora ombra a Cassandre, che da alcuni anni teneva entrambi custoditi nel castello di Anfipoli. Glaucia, governatore della piazza, lo liberò da questi due oggetti della sua gelosia, facendoli morire col maggiore secreto. 298. Filippo, figlio primogenito di Cassandro e di lui successore, lo seguì in breve alla tomba. Egli avea due fratelli, Antipatro e Alessandro Aigu, che pretesero ciascuno di succedergli. Tessalonice, lor madre, avendo voluto dar la preferenza al secondo, irritò il primo a segno che di propria mano uccise l’autrice de’suoi giorni. Questo parricidio avendo sollevati i popoli, Antipatro fu obbligata di prender la fuga, e si ritirò in Tracia, ove morì in capo a due anni, dopo di aver vanamente tentato di salire sul trono, che gli era stato involato (3g6). 296. Alessandro Aigu avea impiegato il soccorso di Pirro e di Demetrio per difendersi dagli attacchi di Antipatro. Ma vedendo che si adoperavano eglino stessi ad invadere la Macedonia, ebbe a pentirsi di averneli chiamati. Sentendo che Demetrio si avvicinava con forte armata , gli andò incontro, e dopo averlo ringraziato del suo zelo, lo pregò di ritornarsene addietroatteso che lo stato de’ suoi affari non più abbisognava della sua presenza. Demetrio piccatosi di questo discorso, dissimulò, e in capo a qualche giorno invitato Alessandro a cenar seco, lo fece assassinare (29^) dalle sue genti, mentre usciva